Neelie Kroes, vicepresidente della commissione europea e responsabile per l’Agenda Digitale, ha presentato oggi la nuova strategia (2013-2014) per lo sviluppo dell’economia digitale europea (Driving digital growth).
Kroes ha ribadito con forza l’importanza del settore digitale per l’Unione Europea: “La digital economy sta crescendo sette volte più velocemente del resto dell’economia. Se non fosse per la l’economia digitale l’Unione Europea sarebbe in recessione”. Sottolineando, poi, la necessità di aggiornare velocemente le strategie, data la velocità dei cambiamenti. “Il passato [ieri] non conta nel mondo digitale – l’autocompiacimento uccide”.
Due i temi centrali individuati dal commissario europeo: broadband e lavoro; anche se la Kroes ha sottolineato maggiormente il primo con nuove strategie e priorità.
La parte più interessante del discorso della vice presidente riguarda, però, probabilmente la necessità di maggiori investimenti e di assunzione di rischio da parte di governi e privati. “Abbiamo bisogno di assumerci dei rischi e impegnarci maggiormente. A Bruxelles e nelle capitali nazionali troppo spesso si evitano i rischi. Questo deve finire o l’Europa non ha futuro… L’Europa non può permettersi di essere pigra.”
La nuova Road Map, in ogni caso, prevede 7 priorità principali che, se pienamente implementate, dovrebbero “incrementare il prodotto interno lordo europeo del 5%, o 1500 euro a persona, entro i prossimi otto anni”.
Le 7 priorità sono:
- Lo sviluppo di un nuovo e stabile sistema normativo, in modo da favorire gli investimenti privati.
- Una nuova infrastruttura pubblica per i servizi digitali, grazie al piano Connecting Europe Facility; al fine di favorire la diffusione rapida di servizi digitali come firma elettronica, giustizia e sanità elettroniche, piattaforme digitali per la cultura, etc. La commissione europea sottolinea che grazie all’e-government i costi amministrativi potrebbero essere ridotti del 15-20%.
- Uno sforzo collaborativo per favorire lo sviluppo di Digital Skills e Jobs, tramite la formazione di una grande coalizione privato-pubblico per evitare la carenza di competenze e favorirne lo sviluppo.
- EU cyber-security strategy, tramite l’approvazione di una direttiva che dovrebbe “promuovere il più vasto e sicuro ambiente digitale”. La commissione sottolinea che “sicurezza e libertà online vanno mano nella mano”.
- Copyright, con un aggiornamento della normativa soprattutto nella direzione dello sviluppo di un mercato unico europeo. Proprio oggi la Commissione, con una diversa iniziativa dedicata, ha invitato l’industria ad innovare nel settore dei contenuti digitali soprattutto per quanto riguarda l’accesso transfrontaliero ad essi, oltra ad altri temi centrali per lo sviluppo dell’ecosistema contenuti.
- Incentivazione del cloud computing, tramite l’adozione da parte del settore pubblico di soluzioni cloud e i conseguenti consistenti acquisti.
- Una nuova strategia industriale per la micro e la nano elettronica in grado di incrementare la capacità di attrazione di investimenti dell’Europa e di conseguenza la quota nel mercato globale.
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