PC: trend negativo per il mercato. Crescono i dubbi su Windows 8

Il mercato dei PC registra l’ennesimo risultato negativo. Per la prima volta da 5 anni i risultati di vendita durante le vacanze di fine anno non sono positivi. 89.8 milioni di PC venduti nel mondo (4Q) rappresentano una flessione del 6.4% rispetto allo stesso periodo del 2011. I risultati per l’intero anno non sono migliori, stando agli ultimi dati rilasciati dalla società di ricerca IDC. 352 milioni di PC venduti, con il mercato in contrazione annuale (-3.2%) per la prima dal 2001.

La capacità di smartphone e tablet di attrarre i consumatori sembra aver condizionato fortemente il settore e il lancio in grande stile del nuovo sistema operativo Windows non sembra essere riuscito a scuoterlo.

I dubbi sull’utilizzo del touch nei PC, insieme a strategie di marketing troppo focalizzate su questa caratteristica, non hanno portato all’incremento delle vendite che si sperava. Jay Chou, analista senior di IDC, spiega. “Persi nella mischia promozionale sui PC touch-centrici, i produttori non hanno sottolineato con forza le altre caratteristiche che favoriscono una più sicura, affidabile ed efficiente esperienza utente.” L’analista esprime poi la speranza che alcuni fattori, in particolare “la maturazione di Windows 8 e… la riduzione dei prezzi degli Ultrabook”, possano invertire il trend durante l’anno in corso. IDC prevede così una ripresa del settore per il 2013, con una crescita stimata nel 2.8%.

Aaron Rakers, analista di Stifel, Nicolaus & Co., commentando i dati IDC, si dice altrettanto convinto dell’importanza della maturazione del nuovo sistema operativo, ma sottolinea maggiormente il fattore economico. “Fino a quando Windows 9 non sarà pienamente istallato e i prezzi inizieranno a calare, saremo in questo stato di dinamica negativa nel mercato PC”.

IDC sottolinea, inoltre, l’offerta di device non all’altezza delle aspettative dei consumatori. David Daoud, direttore della ricerca IDC per il mercato PC USA, nota: “I consumatori si aspettavano una grande varietà di PC cool con funzionalità tablet e touch. Invece, per lo più hanno visto PC tradizionali che dispongono di un nuovo sistema operativo (Windows 8) ottimizzati per il touch e il tablet con applicazioni e hardware che non sono ancora in grado di utilizzare pienamente queste capacità.”

Ashok Kumar, analista di Maxim Group, sottolinea più radicalmente le trasformazioni del mercato hardware, commentando il trend negativo del settore. “Mancano motivi validi per l’upgrade”. Le persone, secondo Kumar, ora cambierebbero il PC ogni 10 anni e non più ogni 5. “Gli incrementi in termini di prestazioni sono stati più piccoli e ci sono meno nuove applicazioni che richiedono una potenza di calcolo superiore”.

Molti analisti, in ogni caso, sono più cauti e ritengono sia presto per valutare i risultati di Windows 8, i cambiamenti radicali apportati devono essere ancora digeriti dai consumatori. Alcuni pensano che presto i consumatori si abitueranno alle nuove interfacce e questo invertirà il trend del settore; altri, come Shaw Wu di Sterne Agee, iniziano a paragonare l’introduzione del nuovo sistema operativo al fallimento di Vista. Sarah Rotman Epps di Forrester è leggermente più ottimista e non ritiene che il problema sia la scarsa attrattività dell’hardware, ma piuttosto la scarsa conoscenza di Windows 8 da parte dei consumatori. Il nuovo sistema operativo Microsoft, per Epps,  “avrà una crescita lenta, indipendentemente dalla qualità hardware”.

Microsoft da parte sua respinge le critiche e ha annunciato di aver venduto 60 milioni di copie del nuovo sistema operativo, in linea con i risultati di Windows 7. Tami Reller, chief financial officer della divisione Windows della società, ha dichiarato, durante il CES, che le vendite di PC potrebbero essere state frenate dalla scarsa disponibilità dei più popolari device touch. “Il livello della domanda penso abbia sorpreso molte persone. E francamente, la disponibilità è stata troppo ridotta.” Reller, sostanzialmente, capovolgendo le analisi più diffuse, sostiene che il sistema operativo attrae i consumatori, ma sono i produttori ad aver immesso sul mercato troppi pochi PC.

I mercati finanziari non sembrano, però, convinti della spiegazione. Morgan Stanley ha declassato il titolo Microsoft a ‘equal-weight’ da ‘overweight ‘, spiegando: “Win 8 è deludente, il mercato dei PC resterà debole per un po’ e i margini sono probabilmente limitati”. Il titolo della multinazionale ha già perso circa il 20% del proprio valore da Marzo (-6% dal lancio di Windows 8), nonostante l’indice borsistico (Standard & Poor’s 500) abbia raggiunto il picco massimo dell’ultimo quinquennio proprio questa settimana.

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