Youtube verso i canali a pagamento

Secondo quanto riportato da AdAge, Youtube sembra si stia preparando per offrire ai suoi utenti contenuti video di alta qualità a pagamento.

Per farlo, sembra che abbia già contattato alcune case di produzione che fornirebbero al canale tanti contenuti premium di alta qualità. il report di AdAge indica che l’eventuale sottoscrizione a questo tipo di contenuti avrebbe un prezzo compreso tra 1 e 5 dollari al mese, in base al pacchetto di contenuti che si desidera visionare. È ancora incerto, però, se il tipo di sottoscrizione coprirà l’intero canale a cui si vuole accedere o soltanto delle porzioni ridimensionate come singoli eventi, pacchetti di library o speciali live streaming.

Non è ancora chiaro, inoltre, quali aziende faranno parte del nuovo progetto di Youtube, ma è presumibile che saranno coinvolte le società di produzione che hanno già dimostrato di saper fornire contenuti di successo sulla piattaforma come Machinima, Maker Studios e Fullscreen. Oltre a questi, sembra, però, che la piattaforma stia vagliando proposte provenienti da altre case di produzione.

La proposta di implementare la piattaforma con contenuti in abbonamento non è una novità per Youtube. Un anno fa, alla conferenza AllThingsD media, Salar Kamangar, CEO della piattaforma, parlò della possibilità di portare sul canale alcune reti via cavo che per problemi di costi elevati facevano fatica a raggiungere i propri obiettivi. L’idea era quella di dar loro la possibilità di passare al web, tramite Youtube, offrendo i loro contenuti a prezzi più contenuti.

Oltre a questo, lo stesso Kamangar fa sapere che c’è stata una forte richiesta da parte di produttori di contenuti relativi ai videogiochi e game-console che avrebbero voluto offrire i propri programmi premium sulla piattaforma video Youtube. “Hanno un pubblico così vasto da poter cominciare a pensare di segmentarlo in chi è disposto a pagare anche per contenuti premium” ha riferito Kamangar in riferimento ai produttori di contenuti video-ludici.

Stesso discorso, quindi, varrebbe per altri canali e case di produzione dal grande pubblico che fanno sapere di essere pronte per la nuova distribuzione anche a partire dal secondo trimestre di quest’anno.

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