Facebook: tribunale respinge 4 cause contro Zuckerberg dopo l’IPO

Facebook incassa una prima vittoria in tribunale: il giudice federale di New York, Robert Sweet, respinge quattro cause contro l’amministratore delegato Mark Zuckerberg e altri manager avviate dopo il flop dell’ipo.

Zuckerberg, intanto, dichiara – in una comunicazione alla Sec – di aver una partecipazione del 29,3% nel social network. Quando Facebook è sbarcata in Borsa, Zuckerberg deteneva il 18,4% del capitale e il 55,8% dei diritti di voto. Nei mesi scorsi, con le azioni Facebook sotto pressione, Zuckerberg si è impegnato a non vendere titoli per 12 mesi. Il chief financial officer, Sheryl Sandberg, ha invece di recente ceduto, approfittando della scadenza di un lock up, 7,44 milioni di azioni. E prima era stato il turno di Peter Thiel.
Dopo lo sbarco in Borsa diversi investitori avevano avviato azioni legali nei confronti del social network che, a loro avviso, ha condiviso previsioni finanziarie con alcuni analisti mentre era obbligato a comunicarle pubblicamente.

Il giudice Sweet ha però stabilito che i membri del consiglio di amministrazione di Facebook non hanno il compito di diffondere tali informazioni e, inoltre, Facebook aveva “espressamente e in modo ampio” messo in guardia sulle sfide che il settore mobile poteva presentare. Facebook brinda alla vittoria, accogliendo con soddisfazione la sentenza. Il Nasdaq resta invece nel mirino: Sweet infatti ha stabilito che la class action può restare in tribunale.

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