Microsoft: attesa per domani la decisione Ue sul caso Internet Explorer

Si profila la quarta maximulta dell’Ue nei confronti di Microsoft, questa volta per aver giocato sporco nella cosiddetta guerra dei browser. È attesa infatti per domani la decisione dell’Antitrust di Bruxelles sul mancato rispetto degli impegni vincolanti presi a fine 2009 dalla casa di Redmond, con cui doveva offrire agli utenti la possibilità di scelta del software per la navigazione su internet.

Salvo che, con l’arrivo di Windows 7 Service Pack 1, da febbraio 2011 a luglio 2012 Internet Explorer era di nuovo il navigatore predefinito, anche se i rapporti inviati a Bruxelles sostenevano il contrario. Microsoft aveva addotto un “errore tecnico“, ma il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, già a ottobre era stato chiaro, sottolineando la sua intenzione di inviare un “avvertimento serio“: le soluzioni consensuali delle controversie “funzionano solo se le società rispettano gli impegni presi“.

Quando questo non avviene, aveva ricordato lo stesso commissario, le norme Ue prevedono la possibilità di comminare multe che possono arrivare sino al 10% del fatturato annuo. Risale al 2004, quando commissario alla concorrenza era Mario Monti, la prima multa Ue da 497 milioni di euro, a cui hanno fatto seguito una sanzione da 280,5 milioni nel 2006 e una seconda da 899 nel 2008, poi ridotta in appello a 860 milioni dalla Corte di Giustizia Ue.

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