Possibile partnership tra Apple e Beats per il “Progetto Daisy”

Secondo quanto riportato da Reuters, Apple ha avuto un incontro con Beats Electronics LLC, la società di tecnologia audio co-fondata dall’influente produttore hip-hop Dr. Dre e il magnate della musica Jimmy Iovine, riguardo una potenziale partnership che coinvolge il servizio di music-streaming di Beats.

L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha incontrato Jimmy Iovine, CEO di Beats, durante una visita a Los Angeles alla fine di febbraio per indagare sul “Project Daisy” di Beats, un servizio di abbonamento per music streaming che la società ha annunciato nel mese di gennaio.

Anche il capo dei prodotti Internet della Apple, Eddy Cue, che ha un ruolo chiave nello sviluppo dell’ iTunes Music Store, ha preso parte alla riunione in cui Cook sembra aver espresso molto interesse nel modello di business del progetto Daisy e dei suoi piani di lancio, anche se, fanno sapere le fonti, non si è discusso ancora di un accordo ben preciso. L’incontro tra Cook e Iovine, che è anche presidente della casa discografica Interscope-Geffen-A & M, era infatti solo una riunione “informativa” che ha visto come argomenti di discussione tanti altri topic relativi alla musica.

Beats ha riferito di aver ottenuto in questi giorni un finanziamento da 60 milioni di dollari per il servizio Daisy da un gruppo di investitori tra cui il proprietario di Warner Music, Blavatnik Len, il miliardario Lee M. Bass e il finanziere australiano James Packer. La somma di denaro elargita servirà per il lancio del servizio che si attende verso la fine del 2013.

Il mercato dello streaming musicale è un terreno ancora fertile al momento, ma il progetto Daisy ha ancora parecchia strada da percorrere prima di raggiungere il successo di servizi come Rdio o Spotify. In questo senso, però, l’alleanza con Apple potrebbe essere la chiave per entrare a pieno titolo nel mondo della musica online.

Beats ha riferito che il progetto è stato chiamato “Daisy” (margherita) in onore di quella che è stata definita la prima canzone computerizzata. Secondo la società il servizio dovrebbe “ricondurre l’utente ad un legame emotivo con l’atto della scoperta della musica”, con riferimento al processo attraverso il quale gli utenti trovano, acquistano e consumano musica.

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