Rapporto Bes 2013: il 54% degli italiani è online

Secondo il primo Rapporto Bes (Benessere equo e solidale), realizzato in collaborazione con Istat e Cnel, 6,7 milioni di italiani sono in grave difficoltà economiche.

 Si tratta solo di “un punto di partenza per realizzare un cambiamento culturale”, ma il rapporto  per la misurazione del benessere rappresenta “una opportunità per la società italiana per discutere quale futuro vogliamo costruire che aiuterà a migliorare in concreto il benessere della generazione attuale e di quelle future”. Ha spiegato il presidente dell’Istituto di statistica, Enrico Giovannini, in occasione della presentazione del rapporto sul benessere equo e sostenibile alla quale ha partecipato anche Giorgio Napolitano.

Il Bes offre 134 indicatori, raggruppati in 12 domini: salute, istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita, benessere economico, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio e patrimonio culturale, ambiente, ricerca e innovazione, qualità dei servizi. Per realizzarli sono stati utilizzati dati già disponibili ed è stata condotta una indagine specifica su 45mila persone dai 14 anni in su.

Un dato interessante riguarda in particolare l’utilizzo della rete. L’accesso a Internet è aumentato negli ultimi anni fino a coinvolgere il 54% della popolazione italiana, ma rimane 16 punti sotto la media europea. E’ inoltre ancora marcato il ‘digital divide’ che non mostra di ridursi. Il divario tecnologico, infatti, “che vede sfavorito il Mezzogiorno, gli anziani, le donne e le persone con bassi titoli di studio è ancora forte e non mostra segnali significativi di miglioramento”. E, ancora, i settori ad alta tecnologia coinvolgono il 3,3% degli occupati contro la percentuale del 3,8% in Europa e i lavoratori della conoscenza rappresentano solo il 13,3% degli occupati (contro il 18,8%).

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