Secondo quanto riportato da Reuters, STMicroelectronics ed Ericsson chiuderanno la società ST-Ericsson, che si occupa di chip per mobile, dividendosi tra di loro alcune parti del businessmandando a casa circa 1.600 dipendenti.
L’annuncio arriva dopo mesi di dichiarazioni sul futuro di ST-Ericsson, colpita dal forte calo degli ordini da parte del maggiore cliente Nokia che ha, a sua volta, perso terreno contro Apple e Samsung. ST-Ericsson ha anche lottato per competere con altri produttori di chip in Asia che preferiscono esternalizzare la maggior parte della produzione per essere in grado di reagire rapidamente ai cambiamenti della domanda e del mercato in generale, ma non sembra essere stato sufficiente.
“Tutti gli scenari possibili sono stati considerati, ma l’opzione annunciata oggi è stata sempre una possibilità reale“, ha dichiarato Carlo Bozotti, Amministratore Delegato di STMicroelectronics.
Secondo il piano di chiusura, Ericsson manterrà circa 1.800 dipendenti della forza lavoro totale di ST-Ericsson che conta 4,450 dipendenti. Questi posti di lavoro saranno per lo più in Svezia, Germania, India e Cina. Manterrà, inoltre, una linea di produzione di sottili chip 4G multimodali LTE, compresi quelli a 2G, 3G e 4G multimodale.
STMicroelectronics, invece, continuerà a mantenere gli altri prodotti ST-Ericsson esistenti e alcuni impianti di assemblaggio e collaudo, garantendo il lavoro a circa 950 dipendenti, che verranno dislocati soprattutto in Francia e in Italia.
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