Ue accelera sulla banda larga e su mercato unico delle tlc

L’Ue spinge sull’acceleratore del settore tlc per uscire dalla crisi e individua nella banda larga e nel completamento del mercato digitale unico la via maestra da seguire. L’ultima mossa è in programma entro breve, forse già mercoledì prossimo: il commissario responsabile per l’agenda digitale, Neelie Kroes, presenterà una proposta di regolamento con l’obiettivo di abbattere, fino al 30%, i costi della realizzazione di nuove reti broadband. Un traguardo raggiungibile, secondo Bruxelles, stimolando e agevolando sinergie con chi – in primo luogo le aziende che forniscono gas, elettricità e acqua – già dispone di grandi reti di distribuzione. Si aggiungerà così un altro tassello al mosaico di interventi con cui Bruxelles è intenzionata, ora più che mai, a favorire la creazione di un vero mercato unico delle tlc anche attraverso il superamento di uno spezzatino che oggi vede attive, nei 27 Paesi dell’Unione, 65 reti e centinaia di operatori che però agiscono solo sui mercati nazionali.

Secondo gli esperti della Commissione, con la realizzazione di un vero mercato unico delle tlc su scala europea, basato sulla banda larga e tecnologie come 4G e 5G, il numero complessivo degli operatori diminuirà ma – e questa è la scommessa di Kroes – la qualità dei servizi migliorerà, perchè ci saranno più investimenti, così come la concorrenza e la scelta per i consumatori. Nella partita è entrato anche il responsabile alla concorrenza Joaquin Almunia, che ha cominciato ad aprire ad un consolidamento del settore, pur ammonendo contro la creazione di un oligopolio europeo delle tlc. “L’industria – ha detto – farebbe bene a consolidarsi attraversando le frontiere nazionali se questo vuol dire prezzi più bassi e servizi nuovi e migliori”. “Dobbiamo concentrarci sul nostro obiettivo, l’imperativo digitale, e fare il necessario per realizzarlo”, è la parola d’ordine della Kroes per il 2013.

Che può contare ora sul pieno appoggio dei leader Ue, che all’ultimo vertice hanno sostenuto l’impegno della Commissione, invitandola a proseguire in tempi rapidi su questa strada. Come? Dopo il drastico taglio nel bilancio Ue per il 2014-2020 ai progetti tlc, a cui è rimasto un solo miliardo, “è chiaro – ha avvertito la Kroes – che non ci può essere un finanziamento per la broadband“, che diventa quindi “compito del mercato“. Il miliardo rimasto sarà destinato solo per i servizi digitali. Oltre al nuovo quadro regolatorio per la banda larga e al piano per il completamento del mercato unico, a breve arriveranno altre iniziative. Da possibili azioni legali nei confronti degli stati per l’armonizzazione dello spettro radio, a nuove regole sugli aiuti di stato per la banda larga e una raccomandazione sulla neutralità di Internet.

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