In attesa del lancio dell’applicazione “Home” di Facebook sui dispositivi Android, che potrà essere scaricata a partire dal 12 aprile, il social network apre una pagina dedicata alla privacy per rispondere ai dubbi sollevati da utenti ed esperti sull’ibrido tra app e sistema operativo presentato nei giorni scorsi.
La nuova applicazione, infatti, ha subito sollevato un enorme polverone su come questa personalizzazione profonda del sistema operativo Android possa mettere a repentaglio i dati degli utenti. Proprio per questo la società di Menlo Park ha deciso di prendere una posizione ufficiale, rispondendo, attraverso il proprio blog, alle critiche mosse dagli utenti. Dal post si nota come la società abbia sottolineato il modo in cui Home sia soggetto alle stesse regole utilizzate per il resto della rete social, rispettando tutte le preferenze impostate dai singoli utenti attraverso le opzioni disponibili nel proprio account.
Il tracking della posizione, ad esempio, fanno sapere che non si diversificherà da quello adottato nella comune applicazione già disponibile, e se Facebook Home sarà a conoscenza della app avviate sul dispositivo, sarà esclusivamente per la sua natura di launcher, ma in nessun modo, affermano, tali informazioni verranno comunicate alla società.
“Facebook Home raccoglie le tue informazioni solamente quando interagisci con l’applicazione ad esempio commentando un post o cliccando un Mi piace ai contenuti pubblicati dai tuoi amici. Home, inoltre, mantiene la lista delle applicazioni installate sul launcher per 90 giorni dal momento dell’installazione per migliorare il servizio fornito. Per i dispositivi in cui Facebook Home è preinstallato il launcher sarà leggermente più invasivo. Su questi smartphone, infatti, Home gestirà anche le notifiche di sistema e ciò permetterà a Facebook di raccogliere informazioni su queste notifiche (non sul loro contenuto) con l’obbligo, però, di cancellarle dopo 90 giorni”.
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