Google Now arriva su iOS: sfida a Siri?

Google ha reso disponibile il suo servizio Google Now, per alcuni il vero competitor dell’assistente vocale Siri di Apple, anche per dispositivi iOS come aggiornamento dell’app Google Search. A causa della struttura del sistema operativo iOS, Google Now, infatti, può essere attivato solo all’interno dell’applicazione Search e all’utente sarà richiesto  il lancio dell’app aggiornata e l’accesso all’account Google. Fino ad oggi, ed è questa una importante novità di business, Now era disponibile solo per sistemi Android.

Il servizio Google Now si basa principalmente sulle cosiddette “Cards” o schede, che mantengono l’utente aggiornato su particolari informazioni ma, per ora, molte delle schede che Google ha creato per i sistemi Android non sono ancora disponibili su iOS, come ad esempio “events”, “airline boarding pass” o “concerts”.  Al momento, infatti,  poichè parte integrante di Google Search, le informazioni utilizzate da Now per device iOS si limitano al meteo, al traffico, alle ultime notizie e ai risultati dei match calcistici il che, secondo alcuni osservatori, è  il vero limite di un’applicazione che punta a fare concorrenza al ben più evoluto, e conosciuto, Siri.

Punto di forza dell’applicazione, secondo Tamar Yehoshua, product manager di Google Now, è la sua capacità predittiva: “Pensiamo di aver  costruito una grande esperienza”, ha detto durante una conversazione presso la sede di Google a Mountain View la scorsa settimana. “Stiamo dando risposte ancor prima di averle formulatee”, ha spiegato. Google è “in grado di prevedere la conoscenza che si vuole prima di sapere di volerla.”. 

La ricerca predittiva di Google ora userà il calendario, per esempio, per determinare quali sono le informazioni che potrebbe mostrare all’utente,  a seconda di dove si sta andando e quindi, ad esempio, mostrare lo stato del traffico sul percorso verso casa, o le località di attrazione turistica vicino all’hotel delle vacanze. E, come spiega il Product Management Director Baris Gultekin, “Più si utilizzano questi prodotti, più Google Now avrà possibilità di capire quali sono le varie esigenze. Più si usa il prodotto più impareremo a capire quali tipi di contenuti sono più preziosi per l’utente”.

Gultekin, insieme a esperti che hanno lavorato a Google Maps come Kirmse Andrew e Ben Gomes, è nel gruppo che ha creato originariamente Google Now. Inizialmente, al servizio era stato dedicato solo il 20% del tempo di lavorazione, in modo da dare la possibilità agli sviluppatori di dedicarsi anche ad altri progetti. Ora, invece, grazie al successo dell’app, il tempo dedicatogli è aumentato esponenzialmente.

Basterà a rendere Google Now un vero competitor per Siri, l’assistente vocale di casa Apple?

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