Netcomm: +17% di fatturato per e-commerce, grande opportunità per made in Italy

Un fatturato stimato intorno ai 11,2 miliardi di euro, con una previsione di crescita delle vendite online dai siti italiani che si aggira attorno al 17%. Sono questi i dati diffusi dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm–School of Management del Politecnico di Milano sul tema e-commerce.
Fra i principali settori in crescita dal 2012, troviamo l’abbigliamento (27%), l’informatica (24%), il grocery (18%), il turismo (13%), le assicurazioni (12%) e l’editoria (4%). Un segno più che positivo per il Mobile Commerce italiano a quota 427 milioni di euro con un +160%

Dall’aprile 2012 ad oggi, secondo i dati di Human Highway-Netcomm, gli acquirenti online attivi sono aumentati di oltre il 50%, raggiungendo quota 13,6, con un picco di 14 milioni di eShopper nel periodo natalizio. La grande propensione all’uso smartphone, poi, fa crescere del 160% il valore del Mobile Commerce, raggiungendo la quota di 427 milioni di euro.

La_dinamica_delle_vendite_eCommerce_B2c_in_Italia

L’indagine Netcomm-ContactLab sui comportamenti d’acquisto dei consumatori ha analizzato le abitudini della popolazione di cinque Paesi Europei – Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna -, e ha mostrato come in Italia, a fronte di quasi nove utenti su dieci (89%) che si informano online su prodotti e brand, solo tre su dieci (34%) acquistano online, mentre l’infocommerce si tramuta più frequentemente in occasione di acquisto nel Regno Unito, dove nove inglesi su dieci acquistano online; in Spagna lo fa un utente su due.

Questi sono solo alcuni dei dati salienti presentati nel corso dell’ottava edizione del Netcomm eCommerce Forum 2013: “Tutti i segnali e gli indicatori che definiscono l’eCommerce in numeri descrivono un settore in salute e in crescita. Nessun comparto economico in questa fase di crisi profonda è stato in grado di correre con tale entusiasmo, anche e soprattutto grazie ad una crescita molto importante dei consumatori” ha affermato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. “Le stime che mensilmente rileviamo come Netcomm insieme a Human Highway, parlano di circa 14 milioni di individui che hanno acquistato online nei mesi scorsi. Stiamo parlando di popolazione di utenti cresciuta del 50% nel giro di 12 mesi. Persone che hanno finalmente rotto gli indugi, anche per effetto della crisi e che, dal mero utilizzo di internet per avere informazioni, sono passati agli atti di acquisto”.

Ma i amrgini di miglioramento, a detta di Liscia, soprattutto per quel che riguarda la realizzazione di politiche a supporto, sono ancora importanti:  “Non mi stancherò mai di sollecitare le nostre istituzioni, e soprattutto il Governo in carica, a continuare sulla via tracciata in tema di pagamenti elettronici, quali l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere disponibili i pagamenti con carte e home banking, così da accelerare i comportamenti digitali degli italiani”.

Dall’indagine condotta emerge poi una forte potenzialità di crescita ancora tutta da esprimere rispetto agli altri Paesi oggetto dello studio. L’8% di chi non ha ancora acquistato online, infatti, prevede di effettuare il primo acquisto nei prossimi 12 mesi; a questi utenti si aggiunge l’ulteriore 50% di chi è disposto a comprare online ma non sa prevedere entro quanto tempo avverrà.

“La crescita” ha precisato inoltre Riccardo Mangiaracina, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio B2c Netcomm-Politecnico di Milano “è trainata dalle vendite di prodotti, che, grazie all’andamento molto positivo soprattutto di Abbigliamento e Informatica ed elettronica di consumo peseranno nel 2013 quasi il 40% del totale vendite. Nel 2013 aumenterà ulteriormente la qualità e quantità dell’offerta online, grazie sia ai nuovi ingressi (soprattutto nei comparti dell’Abbigliamento e dell’Arredamento) che all’estensione della gamma da parte di alcuni player dell’eCommerce”.

In più, va confermandosi un circolo virtuoso per cui chi già acquistava, non solo in Italia ma in tutti i Paesi oggetto dell’indagine, nell’ultimo anno lo ha fatto più spesso e con maggiore varietà. A ciò si aggiungono, anche se in forma più contenuta, le diffidenze nei confronti dei pagamenti online, come testimonia anche la caratteristica tutta italiana di preferire il pagamento tramite carta di credito prepagata (lo dichiara il 48% degli utenti intervistati). Il dato sembra suggerire che chi aveva timori sulla sicurezza li ha risolti utilizzando le prepagate, dove possono essere caricati importi limitati senza temere danni al proprio conto corrente. In tutti gli altri Paesi coinvolti dall’indagine, la modalità di pagamento preferita è Paypal: lo dichiara il 68% degli inglesi, il 55% dei francesi, fino ad arrivare al 43% degli italiani. In Germania il 48% degli utenti dichiara di preferire il bonifico bancario.

In caso di esperienza negativa che cosa si aspettano gli acquirenti online? Gli italiani mettono al primo posto il ritiro e la sostituzione dell’articolo difettoso senza costi aggiuntivi; i tedeschi invece puntano sull’efficienza delle procedure per il recesso mentre gli spagnoli manifestano una tipica esigenza di caring, che si traduce nella richiesta, fatta da più della metà degli intervistati, di un customer care sempre disponibile.

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