Internet, il successo, la fama e l’esperto di pernacchie con le ascelle

Questo post non vale solo per internet: diciamo che vale per tutto, rete e fuori. Diciamo che vale, anzi, soprattutto per fuori e soprattutto per l’Italia, paese simpatico ma sempre un po’ vago quando si tratta di definire con precisione le cose, e per questo portato a fare una grande confusione di concetti.

La-Strada-Del-SuccessoChe cos’è il “successo”? Etimologicamente è qualcosa legato ai fatti accaduti: il successo è ciò che hai fatto. Uno quindi ha successo o è un uomo o donna di successo quando il suo curriculum di esperienze e di risultati dimostra che sa fare qualcosa. Uno/a ha successo quando nel suo lavoro è considerato bravo/a, preparato/a, aggiornato/a, affidabile; quando ha una azienda che funziona bene, un lavoro che gli/le consente di vivere dignitosamente, quando quelli del suo settore lo/la considerano un professionista sul campo di cui ci si può fidare ad occhi chiusi. Il successo è questa roba qua, non altro.

Tutto il resto è la fama o la notorietà. Che possono essere costruiti in tante maniere, su internet e fuori. Certo, c’è chi diventa notorio o famoso per essere un gran professionista nel proprio lavoro. Ma anche chi ci arriva perché sa fare le pernacchie con le ascelle e per questo lo chiamano in tutte le trasmissioni in tv. E così accade su internet: c’è chi su internet ha un blog, un sito poco frequentato dalla grandi masse, ma è un personaggio rispettatissimo nel suo settore, e chi diviene famoso al grande pubblico e fa qualche centinaio di migliaia di contatti al giorno perché posta fuffa, video scemi, e scrive post degni di un bimbo di terza elementare, ma con più errori di ortografia.

Alle volte capita che il pernacchiatore con le ascelle diventi così famoso e noto presso il grande pubblico che venga chiamato in tv e poi in convegni, seminari, che gli facciano scrivere libri e ottenga persino rubriche sui giornali come “esperto”: che cominci ad essere intervistato non solo sulla tecnica della pernacchia con le ascelle (su cui, probabilmente è ferratissimo) ma anche sulla politica, l’economia, l’etica e qualsiasi argomento sia di moda in quel giorno lì. Che venga presentato come “opinionista” e il pubblico, abituato a vederlo blaterare a caso ma da pulpiti importanti, si convinca che lo sia davvero e lo elegga a guru. Siamo pieni di pernacchiatori con le ascelle che vengono presentati nelle trasmissioni tv come fini umoristi manco fossero novelli Flaiano, o di ex veline ex bonazze che si riciclano come sedicenti esperte di moda e costume, di manager e di imprenditori con alle spalle solo catene di fallimenti che sdottorano su svolte economiche e soluzioni epocali. Il pubblico li/le conosce, li/le riconosce, perché sono famosi, e li ritiene “di successo” e competenti perché stanno in tv o pontificano dai siti internet e dai canali Youtube che si sono creati apposta. Esattamente come su internet c’è il pienone di sedicenti guri e guretti del marketing che si presentano come esperti perché hanno qualche migliaia di followers su Twitter e sono stati intervistati per due minuti in una qualche rubrica tv di video scemi su Youtube.

Però, chiariamo, quella non è gente di successo. Sono povere comparse del circo che vivacchiano alla meglio di ospitate e campano ingozzandosi gratis ai buffet; l’equivalente di quegli attori di mezza tacca che mettevano sul curriculum “Ha lavorato con Fellini e con Liz Taylor” perché erano stati inquadrati di sguincio, da giovani, in una sequenza dei Vitelloni e poi avevano fatto parte come comparse della folla in Cleopatra.

Quindi anche tu, manager, quando devi chiedere una consulenza “su internet”, specie se per te “internet” è un pianeta misterioso, prima informati bene a chi chiederla, o controlla a chi la chiedi. Perché le consulenze hanno un senso se la persona che te le dà è seria, cioè una di quelle che hanno il “successo” vero. Sennò è come chiedere lumi sulle dinamiche della Tv ad un tizio che come unica competenza ha quella di essere rimasto sei mesi chiuso nella casa del Grande Fratello. E non sa nemmeno fare bene le pernacchie con le ascelle, per giunta.

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1 COMMENT

  1. Non ambisco al successo, se vuol dire capacità superiori, né alla fama, ma solo a fare qualcosa di utile. Spero qualcuno, un giorno, troverà utile la lettura del saggio dal titolo: FINE DEL MONDO, FINE DELLA STORIA O FINE DELL’ INFERNO SULLA TERRA? liberamente scaricabile dal blog:
    http://scienzadellastoria.wordpress.com/
    semplicemente cliccando sulle parole: FINE DEL MONDO, FINE DELLA STORIA O FINE DELL’ INFERNO SULLA TERRA PDF

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