PayPal prepara i pagamenti nello spazio

Lo spazio non sarà più una meta turistica per soli personaggi di fantascienza. Nel giro di pochi anni, infatti, (dai 3 ai 10 al massimo) comincerà ad essere realmente terreno colonizzato grazie alla realizzazione di alberghi, strutture turistiche e impianti sportivi. Il turismo spaziale sarà presto realtà. In previsione del nuovo boom turistico al di là dei confini terrestri, PayPal già pensa a quelli che potrebbero essere i pagamenti interstellari e, in occasione del suo quindicesimo anno di età promuove ‘Galactic’, un’iniziativa per studiare e mettere a punto sistemi di pagamento spaziali.
Quello che è certo è che nello spazio non pagheremo in contanti” afferma l’amministratore delegato di PayPal, David Marcus, lanciando la nuova impresa in collaborazione con Seti Institute (società che conduce ricerche scientifiche sulla vita nell’universo) e Space Tourism Society, colosso specializzato nel turismo nello spazio. “I programmi di turismo spaziale stanno aprendo lo spazio a tutti noi e questo fa sorgere domande sulla commercializzazione dello spazio“.
L’obiettivo di Galactic – mette in evidenza Marcus – è proprio quello di rispondere a tali quesiti. Si sa bene, però, che le risposte non saranno trovate a breve ma – assicura PayPal – la sfida è stata lanciata e si prevede di creare una piattaforma commerciale di pagamento per la quale non ci sono precedenti.
Il presidente di Space Tourism Society, John Spencer, osserva che “in pochi anni il turismo spaziale sarà di massa, in 15-20 anni ci saranno competizioni sportive estreme, anche gare intorno alla luna. Tutti servizi – mette in evidenza – che dovranno essere pagati”. In questo senso, l’iniziativa di PayPal ha, secondo Spencer, “una tempistica eccellente, anche in seguito agli sforzi internazionali per lo sviluppo dell’industria spaziale”.

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