Facebook lancia l’aggiornamento del Graph Search

Si ritorna a parlare in queste ore del nuovo servizio Facebook, Graph Search che, secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, sarà lanciato oggi in una nuova versione aggiornata. Annunciato lo scorso gennaio, il motore di ricerca interno al social network permetterà alla sua base da 1 miliardo di utenti di ricercare persone, luoghi, foto ed interessi di amici e conoscenti iscritti a Facebook.
Grazie al nuovo servizio le persone potranno porre specifiche domande come “quali dei miei amici vive a New York?” oppure “chi dei miei amici è appassionato di Game of Thrones?”.

Graph Search sarà disponibile per il momento solo per gli utenti negli Stati Uniti e per quelli che utilizzano la versione americana o inglese del sito, ma le versioni per le altre regioni del mondo, come fa sapere Facebook, saranno disponibili a breve.

Il CEO Mark Zuckerberg ha annunciato la nuova funzione nel mese di gennaio, presentandola come un nuovo modo per trovare le persone, le foto, e i luoghi di interesse che sono più rilevanti per gli utenti di Facebook, incorporando vari filtri come “tipo di luogo”, “piace a” e “visitato da amici”. In questo modo gli utenti possono usare lo strumento di ricerca strutturata per trovare le persone nella loro rete e scoprire le potenziali connessioni.

Graph Search apparirà visivamente come un grande barra di ricerca nella parte superiore di ogni pagina, sostituendo la solita barra di ricerca bianca. Da non confondere però con “ricerche sul Web”, che, grazie a parole chiave, portano a risultati corrispondenti al meglio con le parole inserite. Graph Search, invece, fa riferimento soltanto alla base di dati contenuti all’interno della piattaforma Facebook.

Riconoscendo che il nuovo strumento mette allo scoperto un’enorme quantità di dati, e che molto spesso gli utenti non se ne rendono conto, Facebook ha lavorato per ridurre i timori relativi alla tutela della privacy degli utenti, implementando anche specifiche regole di ricerca che determinano precisamente quali risultati si possono vedere e quali no.

La funzione di ricerca potrebbe rivelarsi la chiave per far si che gli utenti aumentino la loro permanenza sul sito ma sembra che il servizio sia ancora lontano dall’essere perfetto: non riesce a trovare ancora info sugli in aggiornamenti di stato, non può sfruttare i dati provenienti da applicazioni di terze parti (come Instagram), e non è disponibile sulle applicazioni mobili.

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