Mobile payment: dimezzate le stime di crescita 2013 del settore

Sembra che l’esplosione dei pagamenti in mobilità dovrà ancora attendere per mostrare tutte le sue potenzialità. Secondo la società di ricerca eMarketer, infatti, i pagamenti tramite mobile faticheranno a decollare nel giro di qualche anno ed è per questo che le stime per la crescita nei prossimi anni sono state tagliate della metà. La società di ricerca aveva previsto nel mese di ottobre che i pagamenti mobili avrebbero raggiunto i 2,12 miliardi dollari nel 2013, mentre in questi giorni ha rilasciato nuovi dati secondo cui si prevede, invece, che il volume di quest’anno sarà di solo 1 miliardo.

159492Le operazioni di pagamento mobile sono più che triplicate dal 2011al 2012, ma eMarketer ha ridimensionato le sue stime di crescita iniziali dopo aver visto i ritardi e i problemi di adozione delle iniziative di mobile wallet. Per quanto riguarda il futuro, poi, l’azienda afferma che le transazioni di pagamento mobile non supereranno i 20 miliardi di dollari fino al 2016, con un anno in più di ritardo rispetto alle precedenti previsioni. Tuttavia, una volta avviata, la crescita potrebbe prendere velocità dopo il 2016 ed arrivare nel 2017 a raggiungere i 58 miliardi dollari.

Nonostante non si preveda entro quest’anno l’esplosione dei pagamenti mobile, le opportunità che questo nuovo tipo di tecnologia offre sono davvero enormi ed è per questo motivo che le grandi aziende tech, start-up, e organizzazioni finanziarie, stanno cercando di pensare a soluzioni adeguate per rimanere al passo con i tempi. PayPal, Quadrato, MasterCard, Braintree, Google (e ancora altri) stanno cercando il modo di essere il punto di riferimento per i pagamenti online e mobile. A queste, però, si aggiungono anche altre giovani start-up come Clinkle, che nel giro di poche settimane ha già guadagnato 25 milioni di dollari, cominciando ad attirare l’attenzione su di sé.

Nonostante gli sforzi delle aziende, i consumatori non ritengono ancora affidabili le nuove forme di pagamento. ComScore ha pubblicato uno studio secondo cui solo il 12% dei consumatori utilizza un portafoglio digitale, e molti meno (se lo utilizzano) lo fanno in modo esclusivo.

Al MobileBeat, gli esperti del settore hanno discusso su quali possano essere gli ostacoli principali che si frappongono tra gli utenti e i nuovi pagamenti mobile e su quanto tempo ci vorrà prima che i consumatori eliminino dalla propria vita contanti e carte di credito.
Una delle maggiori sfide è quella che “senza l’offerta non c’è la domanda”, quindi se non ci sono venditori non ci sono consumatori. Le imprese, infatti, non hanno sufficienti opzioni di pagamento mobile. Altro grande ostacolo è rappresentato dalla comodità. James Barrese, CTO di PayPal ha riferito che i pagamenti mobili provocano ancora troppo difficoltà: “È ancora più facile tirar fuori la carta di credito in un negozio piuttosto che inserire tutte le informazioni sul telefono. L’esperienza deve essere di un solo tocco”.
Altro problema riscontrato è quello relativo alla sicurezza. Secondo il documento eMarketer, infatti, “fin quando le aziende non garantiranno sistemi di sicurezza adeguati, i consumatori saranno sempre titubanti nel lasciare andare la sicurezza rappresentata dai contanti”.

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