IDC: il cloud computing non riguarda più solo l’IT

Una nuova ricerca IDC sull’utilizzo del cloud in Australia rivela che attualmente l’86% delle imprese australiane usufruisce dei servizi di cloud computing, rispetto al 71% del 2012. IDC ha osservato che i manager della line-of-business (LOB) all’interno di imprese d’avanguardia hanno cominciato, a differenza dei reparti IT, ad incrementare in modo significativo le loro decisioni rispetto all’utilizzo di servizi cloud.

Secondo il sondaggio somministrato, il 69,2% degli intervistati ha identificato la propria business unit come avente la responsabilità per la selezione di un fornitore di servizi per un recente progetto cloud-based, rispetto al 59,8% dei raparti IT.

Fino al 2012, il cloud era principalmente etichettato come servizio per le infrastrutture IT. Ora, il cloud non è più solo prerogativa delle infrastrutture IT. I servizi cloud-based in corso di acquisizione da parte dei managers LOB guideranno adesso la crescita nell’uso dei servizi. Oggi, nel 2013, il cloud è una competenza che riguarda CIO, IT manager e dirigenti LOB. Entro il 2015, il cloud sarà solo un altro modello di distribuzione per una serie di offerte “as-a-service” che si basano su ‘Infrastructure as a service’ (IaaS), ‘Platform as a Service’ (PaaS), e ‘Software as a service’ (SaaS)“, ha dichirato Raj Mudaliar, Senior Analyst, Cloud Services Research, IDC Australia.

IDC stima, infine, che il totale in Australia dei servizi di cloud pubblico (che comprendono SaaS, PaaS e IaaS) vedranno una crescita dagli 884.4 milioni di dollari nel 2012 a 2,671.9 milioni nel 2017, ad un tasso di crescita annuo del 24,7% per il periodo di previsione a 5 anni.

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