Internet: la Cina responsabile del 34% degli attacchi cyber-criminali

Dal rapporto sullo Stato di Internet di Akamai Technologies relativo al primo trimestre 2013, emerge che la Cina si conferma la principale fonte degli attacchi informatici globali.  Sul piano del cyber-crimine, infatti, la Cina è stata responsabile – nel periodo di riferimento – del 34% degli attacchi osservati, anche se in discesa del 7% rispetto al trimestre precedente. Cina e Indonesia insieme hanno originato più della metà del traffico legato agli attacchi a livello mondiale.  Responsabile di quasi il 20% del traffico legato al cyber-crimine, invece, è l’Europa.

L’Italia esce dalla “Top 10” dei Paesi che hanno generato più attacchi informatici; ad oggi è responsabile solo dell’1,1% delle violazioni. L’unica nazione europea in classifica è la Romania, al nono posto. Il “valore” degli attacchi è evidenziato da un recente rapporto di McAfee e del Center for Strategic and International Studies, secondo il quale il crimine informatico costa all’anno dai 100 ai 500 miliardi di dollari all’economia globale.

Lo studio ha riguardato anche la velocità di connessione a internet il cui picco medio è salito del 36% rispetto al 2012. I Paesi più “veloci” d’Europa si confermano i Paesi Bassi e la Svizzera. Rispetto allo scorso trimestre, l’adozione della “high broadband”, ovvero connessioni superiori ai 10 Mbps, è aumentata anche in Italia (+7,8%): ad oggi, il 3,2% degli italiani ne usufruisce (+24% rispetto a un anno fa). Cresce anche la banda larga “tradizionale” (velocità superiore ai 4 Mbps), +10% rispetto al 2012, ma in Europa l’Italia resta al penultimo posto.

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