In Russia entra in vigore legge antipirateria, accuse di censura

È entrata in vigore oggi in Russia la controversa “legge anti-pirateria” per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale su film e video su Internet, criticata dagli operatori russi come un tentativo di limitare la libertà del web, e ostacolare l’innovazione nel campo informatico. La nuova norma, approvata dalla Duma a fine giugno scorso e subito firmata dal presidente Vladimir Putin, prevede che i siti ritenuti colpevoli di aver violato i diritti d’autore per il cinema e i video, sospetti di pirateria, possano essere bloccati dai giudici.

In questo modo, denunciano i leader del settore come il portale Mail.ru che oggi ha pubblicato un messaggio di protesta sul proprio sito web, anche siti che casualmente pubblicano link a materiali “illegali” possono essere spenti. Così come le pagine di utenti dei social network. Per impedire l’adozione della legge che a loro avviso rischia di danneggiare il mercato, alcune delle maggiori aziende informatiche russe – tra cui i motori di ricerca Yandex e Google.Ru – avevano firmato una petizione e proposto una lista di emendamenti al testo. Tutti rifiutati dai legislatori.

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