#ICT2013EU: big data, mobilità sostenibile e salute al centro della manifestazione

Si è conclusa ieri l’edizione 2013 dell’ICT a Vilnius, uno dei più importanti eventi sull’information tecnnology, con più di 4 mila ricercatori, innovatori, imprenditori, giovani e politici presenti. L’intervento di chiusura dell’evento è stato affidato a Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione Ue, organizzatrice della kermesse. Nel suo discorso, il commissario per l’Agenda digitale ha sottolineato l’importanza di regolamentare in modo certo e condiviso la gestione dei big data, che non rappresentano solo uno slogan di moda ma possono essere la ricetta per rendere più competitiva l’Europa. I recenti terremoti provocati dal Datagate hanno sollevato più che mai la questione della privacy che, secondo Neelie Kroes, non può e non deve essere di ostacolo al trattamento dei big data: “Prendete tutte le informazioni prodotte dall’umanità dagli albori della civiltà fino al 2003, bene, oggi produciamo la stessa quantità (di dati) in soli due giorni, ma la cosa ancora più importante, è che siamo in grado di gestire, manipolare, usare questi big data mai come prima”.

Questo l’argomento che ha tenuto banco per tutta la durata della kermesse, iniziata mercoledì e terminata ieri. Anche se l’evento ha offerto numerosi altri spunti di notevole interesse. E’ il caso SuperHub: sta per “SUstainable and PERsuasive Human Users moBility in future cities” ovvero mobilità sostenibile e persuasiva, convincente, delle persone nelle città del futuro. È un progetto che punta a realizzare una piattaforma aperta per la mobilità sostenibile e a promuovere il cambiamento delle abitudini di mobilità a favore di comportamenti che pesino meno sull’ambiente.  All’Ict2013 sono stati più di 270 i progetti proposti e SuperHub è uno dei 155 progetti selezionati dalla Commissione Europea per mostrare gli ultimi ritrovati nella ricerca avanzata, in tecnologia, nuovi sistemi, servizi innovativi per il mercato e gli affari.

Anche un progetto italiano è stato premiato all’interno dell’edizione 2013 dell’ICT di Vilnius: si tratta dell’avatar pediatrico del Bambino Gesù. L’idea è quella di realizzare un “replicante”  completo dell’essere umano per sperimentare terapie e interventi e prevedere l’andamento della malattia caso per caso. È l’ambizioso obiettivo di una serie di progetti internazionali finalizzati alla creazione del “paziente digitale” (Virtual Physiological Human). L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù parte dal cuore – dalla costruzione del modello virtuale del cuore del bambino – per predire il futuro delle malattie cardiache. Primo ospedale pediatrico al mondo a cui sia stato affidato il coordinamento di un progetto ICT – Information and Communication Technology (area tradizionalmente a leadership industriale), dal mese di marzo 2013 il Bambino Gesù è alla guida dell’MD-Paedigree, progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea con 12 milioni di euro. L’obiettivo è la creazione di un sistema virtuale capace di integrare immagini, dati clinici e analisi genetiche per monitorare la storia di diverse patologie che interessano i bambini: i lavori dell’MD-Paedigree (la conclusione del progetto è prevista per il 2017) rappresentano infatti la base in ambito pediatrico della realizzazione del futuro “paziente digitale”.

Infine, la rassegna ha voluto premiare le donne che con il loro lavoro hanno avuto un impatto eccezionale nel mondo digitale. Le vincitrici del premio, istituito quest’anno, sono Sasha Bezuhanova, Lune Victoria van Eewijk e Amy Mather, per la loro leadership, imprenditorialità e la creatività nelle aree digitali di studio e di lavoro.

 

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