Telecom Italia accelera su Argentina ma Asati convoca la Consob

Telecom stringe sull’Argentina. Il Cda del gruppo telefonico si è riunito per fare il punto sulla vendita della controllata sudamericana, per cui ha ricevuto un’offerta da 1 miliardo di dollari dal fondo Fintech del finanziere messicano David Martinez. L’intenzione è chiudere in tempi molto rapidi l’operazione, parte del piano di rafforzamento patrimoniale da 4 miliardi di euro annunciato giovedì scorso.

Il cda, riunitosi sul dossier per la seconda volta in cinque giorni,conferma il mandato al management a finalizzare la cessione“, si legge in una nota. Sulla vendita dell’Argentina il governo ha espresso la sua neutralità per bocca del ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato mentre ribasce il suo no Asati, che ha presentato un esposto in Consob contestando sia il prezzo della cessione (che non incorporerebbe alcun premio rispetto al valore di borsa di Telecom Argentina) sia il conflitto di interessi di Telefonica. L’associazione dei piccoli azionisti, che contesta anche un convertendo ritenuto penalizzante e discriminante per le minoranze, ha chiesto alla Consob di attivarsi per sapere se in cda ci sono stati voti contrari o astensioni. E la Consob starebbe monitorando con grande attenzione tutto quello che avviene in questi giorni, attraverso un dialogo fitto con la società.

Contro la vendita della controllata argentina si era schierato anche Marco Fossati, grande avversario dell’operazione Telco-Telefonica che consegnerà agli spagnoli il gruppo italiano. Nella relazione predisposta per l’assemblea del 20 dicembre, richiesta dallo stesso Fossati per ottenere la revoca del Cda, Findim ribadisce gli “immediati condizionamenti” che l’accordo su Telco ha “sulla definizione degli indirizzi strategici” di Telecom. “Particolarmente delicato” per l’interesse sociale “è il condizionamento che il nuovo assetto proprietario”, potrà avere sul Sudamerica, dove gli spagnoli sono presenti in forze. Il cda di Telecom “ha sempre operato nel pieno rispetto dei principi che sovraintendono la corretta funzione gestoria“, e non condivide “le argomentazioni formulate da Findin Group a supporto della proposta di revoca di amministratori”, ha replicato nella sua relazione il Cda, elencando i presidi a tutela dell’indipendenza di Telecom da Telco e Telefonica. In tutto questo si riaffaccia, sotto forma di emendamento bipartisan alla legge di stabilità, la proposta di legge firmata da Massimo Mucchetti (Pd), che prevede l’obbligo di opa quando si ha il “controllo di fatto” di una azienda, anche senza superare la soglia del 30% delle azioni.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here