Poste Italiane ed Eutelsat Communications hanno firmato un accordo che ha l’obiettivo dichiarato di ridurre del divario digitale in Italia, attraverso la commercializzazione del servizio di banda larga via satellite toowayTM. L’intesa è stata siglata da Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane e da Michel de Rosen, Presidente e CEO di Eutelsat.
Il servizio toowayTM sarà reso disponibile da Poste Mobile attraverso la rete degli uffici postali e dei venditori business di Poste Italiane, con l’obiettivo prioritario di servire, dal primo trimestre 2014, le aree tuttora prive di servizi di comunicazione terrestre a banda larga. ToowayTM opera in collegamento con il satellite Eutelsat KA-SAT consentendo agli utenti di connettersi a Internet e raggiungere velocità di download fino a 20 Mbps e velocità di upload fino a 6 Mbps.
“L’accordo con il Gruppo Eutelsat è un nuovo capitolo dell’impegno di Poste Italiane nel processo di progressiva digitalizzazione del Paese”, ha spiegato Massimo Sarmi dopo la firma dell’intesa. “La tecnologia toowayTM sarà presto disponibile per connettere ampie zone dell’Italia che non possono ancora beneficiare della rete terrestre a banda larga. L’obiettivo legato alla partnership con Eutelsat è di contribuire a ridurre il divario digitale e portare benefici ai privati e alle imprese con la prospettiva di sviluppare al massimo l’e-commerce e i servizi di cloud computing”. Michel de Rosen ha aggiunto: “Quest’accordo è un ulteriore importante passo verso la costruzione di un’economia digitale aperta a tutti in Italia, grazie alla comprovata esperienza della nostra unit Eutelsat Broadband. Vi è una forte storia di cooperazione franco-italiana nel settore spaziale e siamo lieti di collaborare con Poste Mobile con la nostra tecnologia satellitare di ultima generazione per affrontare l’importante sfida della diffusione della banda larga in Italia. Eutelsat è orgogliosa di essere in prima linea nel comune sforzo europeo di spingere il nostro continente verso il prossimo traguardo dell’era digitale”.
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