Unbundling: al via l’analisi Ue delle motivazione AgCom su taglio alle tariffe

Nuovo capitolo nella “guerra” tra AgCom ed Europa sulle tariffe di unbundling. “Dobbiamo prima studiare le risposte” ricevute da parte di AgCom sulla decisione sui prezzi d’accesso all’ingrosso alla banda larga che non rispetta la raccomandazione Ue per valutare se aprire o meno una procedura d’infrazione. Così la commissaria Ue all’Agenda Digitale Neelie Kroes dopo aver ricevuto dall’AgCom l’attesa “giustificazione ragionata” sulla decisione di rifiutare di rivedere la  decisione sul taglio delle tariffe di accesso alla rete in rame.

Lo scorso dicembre, infatti AgCom in una nota, aveva dichiarato: “tenute in massima considerazione le raccomandazioni della Commissione, nella convinzione di aver operato in piena coerenza con il quadro europeo vigente ha ribadito le iniziali misure relative ai canoni di accesso alla rete in rame, ritenendo corretta la sua valutazione del costo del capitale”.

AgCom ha avuto di tempo sino all’11 gennaio per fornire a Bruxelles una “giustificazione ragionata” sulla sua decisione. Questa è stata ricevuta venerdì sera tardi dopo la chiusura dei lavori, e comincerà ad essere analizzata a partire da oggi. La Commissione non ha ora una scadenza precisa da rispettare per decidere i prossimi passi, ma per modificare la sua posizione nei confronti di AgCom – verso cui ha già minacciato “ulteriori azioni legali” a dicembre – nella lettera di quest’ultima dovrebbe esserci, spiegano fonti, un “cambiamento significativo” non ritenuto molto probabile. 

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