WSD – Età adulta

Questa settimana Buzz Feed ha pubblicato un video intitolato “Le 26 cose che devi fare prima di diplomarti”.

Il video merita di essere visto per una ragione fondamentale: probabilmente siete ben oltre il diploma e non le avete ancora fatte tutte.
O forse ritenete di averle fatte tutte ma vi state raccontando che “andare in un luogo proibito” equivalga ad entrare in camera dei vostri figli adolescenti.

BuzzGuardate il video e fatevi domande leali.
Sorriderete di voi, del vostro essere ancora “immaturi”. Ci sta.
Se, invece, riuscirete a cogliere l’opportunità che offre il video, vi accorgerete che potete guardare la vostra vita professionale facendo più o meno lo stesso esperimento.
C’è un momento, un momento preciso, in cui siete in grado di collocare il vostro ingresso nella vita professionale “adulta”?
E su quali coordinate si basa? Quali sono le “cose da fare”?

Per darci alcuni punti fissi, diremo che si diventa adulti professionalmente quando non si definisce una riunione “comunque l’occasione per stare insieme”, non si presentano documenti mandati in allegato a dodici persone scrivendo “io farei una cosa tipo così” e, soprattutto, si inizia a pensare che i nostri colleghi siano persone in grado di darci una mano: perché sono adulti a loro volta, per esempio.

Nell’elenco delle cose da fare per mettere una bandierina sull’età adulta lavorativa, personalmente, segnerei almeno:

  1. Lavorare tutta la notte a una presentazione, andare a una riunione senza aver dormito e prendere il lavoro;
  2. Riuscire a dire “oggi atteniamoci all’ordine del giorno ma prendiamo un appuntamento per parlare di quest’altra questione”;
  3. Farlo.
  4. Arrivare con tantissimo anticipo a un appuntamento per pensare e fare ordine;
  5. Arrivare presto in ufficio
  6. Inviare una mail imbarazzante al destinatario sbagliato;
  7. Inviare una mail chiarissima al destinatario giusto;
  8. Porsi il problema di aver inviato troppe mail, a prescindere;
  9. Dire di no. Ridirlo una seconda volta. Ridirlo una terza.
  10. Porsi la domanda: “perché uso 3 NO per dire NO?”

 Mi fermo. Ma è solo un elenco di almeno.
Almeno un po’ adulti lo saremo.

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