Telecom Italia: nel 2013 il debito scende ma registrate perdite per 674 milioni di euro

Discussa e approvata dal Cda della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre di Telecom Italia. L’azienda porta il debito sotto i 27 miliardi a 26,807 miliardi di euro ma chiude il 2013 con una perdita di 674 milioni di euro su cui pesa la svalutazione da 2,2 miliardi effettuata nel primo semestre. I ricavi sono scesi a 23,4 miliardi (5,2% in termini organici), l’ebitda a 9,7 mld (-7,6%). Per l’Italia sono stati pari a 16,21 mld (-9,4%) con “nell’ultimo trimestre un miglioramento (-7,7% trim/trim).  

In una nota diffusa nella mattinata  Telecom  informa anche che ha congelato il dividendo per le azioni ordinarie e ha deciso di pagare per quest’anno solo il dividendo privilegiato di 2,75 centesimi di euro alle azioni di risparmio. Ma si tratta di una situazione transitoria, spiega l’Ad Marco Patuano: “Alla luce dei segnali di recupero che già cogliamo sul mercato, torneremo a remunerare tutti i soci nel prossimo anno”. La decisione di congelare per quest’anno il dividendo alle ordinarie e distribuire solo quello delle risparmio è stato “imposto dalla nostra disciplina finanziaria” aggiunge in una nota. “Abbiamo deciso – spiega – di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale della società e continuare a investire sulle Reti”.  

I risultati dell’esercizio 2013, e in particolare i segnali incoraggianti che arrivano dall’ultimo trimestre, sia sul fronte della riduzione dell’indebitamento sia sul versante dell’andamento del mercato domestico, ci consentono di affrontare con fiducia il 2014 – sottolinea Patuano-. Dopo aver affrontato, pur non condividendola, la guerra dei prezzi sul mercato del mobile e avendo contribuito a riportare la competizione sul piano della qualità delle reti e dei servizi, chiudiamo l’anno tornando ad essere leader in termini di ricavi“. Patuano non dimentica il Brasile e ribadisce “intendiamo cogliere appieno la crescente domanda di traffico dati, proseguendo ad investire in infrastrutture”.

Sul fronte degli investimenti quelli industriali si sono ridotti a 4.400 milioni di euro, ma si tratta in realtà di un effetto cambi. Nel dettaglio gli investimenti sono rimasti in linea con l’esercizio precedente in Italia mentre in Brasile han registrato un decremento di 151 milioni di euro rispetto all’esercizio 2012 a causa di un effetto cambio negativo per 188 milioni di euro. Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 4.803 milioni di euro, in riduzione di 1.233 milioni di euro rispetto all’esercizio 2012. Il margine di liquidità al 31 dicembre 2013 è pari a 13,6 miliardi di euro (15,65 miliardi di euro a fine 2012, escludendo la liquidità delle Discontinued Operations) ed è costituito da liquidità per 7,1 miliardi di euro e dalle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 6,5 miliardi di euro. Tale margine “consente una copertura delle passività finanziarie di gruppo in scadenza per oltre 24 mesi“.

Telecom, oltre ad approvare i conti 2013, ha varato anche un’operazione di buy back di obbligazioni per un importo di 500 milioni di euro. L’operazione, spiega una nota, “nel contesto di una solida posizione di liquidità, permette una gestione attiva delle scadenze del debito e l’ottimizzazione dei termini economici del rifinanziamento anticipato delle scadenze stesse”.

 

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