Working Capital, Mizzi: “continua l’impegno verso giovani e idee innovative”

Salvo Mizzi
Salvo Mizzi è Responsabile Strategy and Innovation – Digital Markets Development di Telecom Italia.

Telecom Italia ha recentemente inaugurato l’edizione 2014 di Working Capital, il progetto di Telecom Italia che dal 2009, sostiene i migliori talenti e startup innovative legate al mondo del digitale. Non solo internet, quindi, ma anche digital life, mobile evolution e tematiche green. Un progetto ambizioso che in cinque anni ha raggiunto significativi traguardi a supporto della giovane imprenditoria digitale in Italia.

Ne abbiamo parlato con Salvo Mizzi, Responsabile Strategy and Innovation – Digital Markets Development di Telecom Italia. “Abbiamo promosso e sostenuto direttamente i migliori talenti e facilitato la nascita e lo sviluppo di alcune delle startup più promettenti” spiega Mizzi “In totale, abbiamo valutato oltre 6.000 business ideas e supportato direttamente 179 startup: tra queste, 109 hanno beneficiato dei nostri grant, mentre 36 sono state pre-incubate, 19 sono state incubate e finanziate e 15 sono state inserite nei programmi di accelerazione che abbiamo inaugurato nel 2013”. Ma il dato più interessante, sottolinea Mizzi “è che ad oggi 15 di queste startup hanno raccolto più di 25 milioni di funding da investitori nazionali e internazionali. I 4 acceleratori che abbiamo aperto sul territorio lo scorso anno (a Roma, Milano, Bologna e Catania) sono la testimonianza più tangibile della concretezza di Working Capital, che oggi opera nel cuore dei distretti creativi del Paese”. Numeri che sottolineano l’impegno i Telecom verso il supporto ai giovani e alle idee innovative anche “in un momento di congiuntura economia negativa”.

Con la nuova edizione di WCAP Telecom Italia metterà a disposizione 40 grant del valore di 25.000 euro ciascuno, collegati ad altrettanti percorsi di accelerazione e lo scorso 27 Marzo è stata aperto la “call for ideas”.  Ma la novità più importante, spiega Mizzi: “è il debutto di Telecom Italia nel “seed investment”, con un investimento di 4,5 milioni di euro in 3 anni (1,5 milioni di euro a partire da quest’anno) in opzioni o nel capitale sociale delle startup che valuteremo più innovative in ambito digital, internet, mobile e green ICT, compatibilmente con gli indirizzi strategici del nostro business. Gli investimenti in ogni singola startup saranno di entità compresa tra i 100 e i 500 mila euro, e – come normalmente accade per i fondi “seed”, sono mirati ad accompagnarle nel percorso di crescita e di inserimento sul mercato”.

Ma Working Capital non rappresenta un’esperienza preziosa solo per i giovani imprenditori: anche Telecom Italia sta “apprendendo” e modificando alcuni processi interni. “L’aspetto più interessante che stiamo osservando è come stiamo riuscendo a cambiare anche la cultura all’interno della nostra azienda. Iscrivendo automaticamente le startup di Working Capitalnell’albo dei fornitori veloce”, per esempio, abbiamo creato un meccanismo virtuoso: da un lato abbattiamo gli ostacoli burocratici che spesso impediscono alle giovani aziende un rapporto immediato con un grande gruppo industriale come il nostro; dall’altro, in questo modo permettiamo a queste neonate realtà di aiutarci a sviluppare servizi con un time-to-market che per noi, una volta, sarebbe stato impensabile. E’ il caso di wiMan, la startup di Working Capital che nel giro di poche settimane ha reso disponibile un efficacissimo servizio di Wi-fi free in tutti i negozi sociali TIM”.

L’esperienza che arriva da Working Capital si è sempre tradotta in un aiuto concreto e pratico alle idee innovative e ciò che non può, e non deve mancare nei giovani che parteciperanno a queste ed altre iniziative è la curiosità. “E’ questo il consiglio che vorrei dare ai giovani che si affacceranno su questo mondo: ci vuole curiosità, flessibilità e soprattutto rapidità nel cogliere le nuove opportunità che si presentano in finestre temporali sempre più brevi” conclude Salvo Mizzi.

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