Dopo averlo annunciato a novembre, Yahoo mette al sicuro i dati dei propri utenti non solo dagli hacker ma anche da intrusioni governative, come quelle dell’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa (Nsa) al centro del Datagate.
La compagnia di Sunnyvale annuncia sul suo blog che dal 31 marzo ha iniziato a criptare i dati che transitano sui suoi Data center, rendendo quindi il traffico non tracciabile. “Il nostro obiettivo è quello di crittografare di default, per tutti gli utenti, l’intera nostra piattaforma. Continueremo a fare tutti gli sforzi necessari per proteggere la privacy”, ha spiegato Alex Stamos, chief information security officer di Yahoo.
L’iniziativa della società californiana arriva dopo le proteste delle società hi-tech al governo americano, in primis Mark Zuckerberg di Facebook, che dopo il Datagate si sono affrettati a tutelarsi agli occhi degli utenti, correndo ai ripari. Infatti, insieme a Yahoo, nei mesi scorsi, anche Google, Facebook e Microsoft hanno manifestato intenzione di intensificare gli sforzi per criptare il loro traffico Internet.
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