Dropbox, il servizio di storage multipiattaforma, ha ottenuto più di 500 milioni di dollari di credito, cifra che si va ad aggiungere ai 350 milioni generati dai contributi provenienti dai venture capital e investitori privati poco meno di un paio di mesi fa, secondo fonti vicine all’azienda.
Il Financial Times riferisce su questa nuova linea di credito sia stata la società finanziaria JP Morgan a condurre l’affare, notizia che però non è stata ancora ufficialmente confermata. Anche se lo stesso quotidiano ha suggerito che questo afflusso di denaro sarebbe stato in parte utilizzato per i data center di Dropbox – la start up di archiviazione online che utilizza una combinazione di servizi Amazon e server privati – una fonte vicina all’azienda ha dichiarato che il finanziamento non ha avuto uno scopo specifico. Il capitale, infatti, sarebbe stato utilizzato per le esigenze generali legate al business della società.
È un buon momento per avere liquidità di cassa nel settore dello storage online. Google, in diretta concorrenza con Dropbox, ha appena tagliato drasticamente i prezzi dei suoi pacchetti di servizi disponibili su Google Drive. Su questo fronte, infatti, Drive attualmente propone un quarto del prezzo annuo di Dropbox (parliamo di 23,88 dollari per avere 100 gigabyte di spazio su Google Drive rispetto ai 99 dollari di Dropbox) ancora fermo a cifre ben più alte. Per sbloccare questa situazione, il 9 aprile Dropbox prevede di lanciare i suoi nuovi prodotti durante una conferenza stampa.
Dropbox negli ultimi mesi è molto attiva sul mercato: di recente ha acquisito, per otto milioni di dollari parte in stock e parte in contanti, la startup berlinese ReadMill, app di social reading.
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