La banda larga arriverà con le utility

Inutile parlare di smart grid se non disponiamo di una banda larga, in grado di gestire agilmente ed in modo affidabile la mole di dati che una rete “parlante” genera. Non solo, più velocemente riesce a farlo più ha senso generare informazioni, causando un effetto di crescita costante dei dati.

smartgridsTutto questo sarebbe direttamente consequenziale ad una evoluzione infrastrutturale, se non fosse che l’Italia è tra gli ultimi paesi europei in implementazione in banda larga di cui, la stessa Europa, è indietro sugli obiettivi al 2020. Inutile stupirsi dello stato dell’arte nostrano considerato come siamo ancora fermi a proposte e strategie senza avanzare in operatività né sul set plan energetico né sull’agenda digitale? Forse una risposta per la banda larga c’è e potrebbe arrivare dalle utility.

Sono già stati effettuati studi per usare gli spazi delle condutture, in disuso e non, per favorire la messa in posa della fibra ottica… e, considerato come le aziende di distribuzione debbono, per forza di cose, ragionare in ottica smart e convergente tra più servizi, potrebbero essere proprio loro i “portatori sani” di uno sviluppo almeno nelle aree più urbanizzate di un concreto piano di rinnovo generazionale della connessione cittadina.

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