Accordo Samsung e GlobalFoundries per licenze di chip 3D

Samsung Electronics ha annunciato che darà in licenza alla società statunitense GlobalFoundries la produzione del chip 3d con processo a 14 nanometri con transistor FinFET: una mossa, questa, che potrebbe aiutare l’azienda coreana ad espandere la propria produzione, visto che la gara con la grande rivale TSMC, azienda di Taiwan produttrice di semiconduttori, per soddisfare le richieste di grandi clienti, come l’Apple, si fa sempre più sentire.

La produzione di questa tecnologia sarà disponibile sia presso la Samsung sia presso Globalfoundries e non comporterà alcun problema di compatibilità.

L’operazione ha l’obiettivo di crescere e diversificare le attività produttive della Samsung sul fronte della costruzione di chip per dispositivi mobile al fine di soddisfare la crescente domanda dei produttori di smartphone. Le sue ambizioni, in passato, sono state ostacolate da una partenza in forte ritardo nel settore, come quello del mobile, in rapidissima crescita, e dal predominio della TSMC, il fornitore preferito dalla maggior parte delle aziende.

Entrambe le compagnie, infatti, gareggiano per accaparrarsi gli ordini di aziende come Qualcomm Inc, Texas Instruments Inc e Nvidia Corp, che a loro volta vendono la propria versione dei chip per i produttori di smartphone e tablet .

In un comunicato Samsung ha dichiarato di aver accettato di concedere la licenza della sua tecnologia per la produzione di chip 3D, chiamata FinFET, alla Globalfoundries, una delle più grandi fonderie di semiconduttori al mondo. Questo processo, in particolare, è destinato ai system on chip (SoC), per le varianti low power 14LPE e 14LPP. I transistor FinFET, secondo il comunicato stampa delle due aziende, “puntano a superare i limiti delle soluzioni planari offrendo fino al 20 percento di velocità in più, il 35% di consumi in meno e uno scaling del 15% per quanto concerne l’area occupata rispetto al tradizionale processo a 20 nanometri con transistor 2D“.

Si tratta quindi di una tecnologia che punta a ridurre i consumi e a migliorare le prestazioni, anche se non dovrebbero diminuire i costi di produzione.

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