L’avvento dell’Internet delle cose, un dei quattro attori in gioco dell’Internet of Everything, impatta in modo significativo sulla vita delle persone e, ovviamente, ma anche sulle reti e sulla vita, in termine di durata, dei dispositivi stessi. E’ quanto deve aver riflettuto la società britannica di telecomunicazioni Arqiva quando ha dato vita al progetto con cui prevede di collegare, entro il prossimo anno, in modo wireless i dispositivi intelligenti di 10 città del regno Unito.
I dispositivi indossabili così come gli elettrodomestici intelligenti hanno bisogno di una batteria a lunga durata per essere efficaci anche se spesso non hanno bisogno di trasmettere molti dati. Gli smartphone, ad esempio, devono gestire video e altre attività caratterizzate da una alta intensità di scambio dati e di conseguenza pagano un pedaggio importante alla durata della batteria. Ma un dispositivo connesso all’IoT deve durare più a lungo e, visto il volume scarso di dati che gestisce, richiede una rete a bassa potenza piuttosto che una rete come Wi-Fi o Bluetooth che tendono a consumare batterie. Ed è qui che entra in gioco Sigfox con cui Arqiva realizzerà l’ambizioso progetto: si tratta di una startup specializzata nell’attivare architetture wireless a supporto dell’IoT in particolare della comunicazione machine to machine, nata in Francia ma attiva anche in Spagna, Russia e Germania e a breve anche in Inghilterra.
Utilizzando una banda a bassa frequenza libera dello stesso ordine di quella usata per i telefoni cordless e i baby monitor, Sigfox promette di assicurare la stesa copertura con un solo ripetitore che una comune rete cellulare potrebbe raggiungere con 50 o 100 ripetitori. In questo modo la trasmissione richiede meno energia e i radio tag dei device intelligenti possono durare, e trasmettere dati, anche per 20 anni. Il basso consumo “consente alle batterie e apparecchiature di durare più a lungo, evitando il costo e la scomodità di sostituzione delle periferiche. Questo amplia in maniera massiccia la gamma di dispositivi che possono essere collegati alla rete, aumentando i benefici per consumatori e imprese ” ha commentato Wendy McMillan che in Argiva si occupa di soluzioni M2M. “Il Regno Unito ha un ruolo attivo nell’innovazione e ha un mercato in rapida crescita sull’Internet of Things. La nostra partnership con Arqiva è una parte significativa di un piano per creare una rete cellulare a livello mondiale dedicata alla IoT “, ha dichiarato Rodolphe Baronnet – Frugès di Sigfox.
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