Google: con l’Internet of Things l’advertising si sposta su frigoriferi, macchine e termostati

L’Internet of Things come risorsa per ampliare gli orizzonti di business. E’ questo, in estrema sintesi, quanto contenuto in una lettera inviata alla Sec, datata dicembre 2013 ma diventata pubblica solo in queste ore, in cui il gigante della ricerca Google ha svelato alcuni dei suoi piani in merito alle iniziative legate all’advertising.

Secondo Google  “a pochi anni da oggi, noi e altre aziende potremmo mostrare annunci e altri contenuti su frigoriferi, cruscotti per auto, termostati, occhiali e orologi, per citarne solo alcune possibilità.” Uno scenario, quello descritto dal colosso, che contribuirà a ridefinire il concetto di mobile: “Ci aspettiamo che la definizione di “mobile continui ad evolvere mano a mano che sempre più dispositivi “intelligenti” guadagneranno fette di mercato. La nostra aspettativa è che gli utenti utilizzeranno i nostri servizi e visualizzeranno i nostri annunci su una sempre più ampia varietà di dispositivi” tale da prevedere una rimodulazione anche dei sistemi pubblicitari. A questo serve, spiega Google, il tool Enhanced Campaigns lanciato nel 2013 per “aiutare gli inserzionisti a diventare più efficienti in un futuro multi dispositivo. Piuttosto che scrivere campagne specifiche per desktop, o per smartphone o per tablet,  Enhanced Campaigns  permette agli inserzionisti di realizzare una campagna pubblicitaria, che proporremo in modo dinamico all’utente giusto al momento giusto su qualsiasi dispositivo che avrà più senso.”

Lo scenario descritto dal colosso illustra esattamente perché Google è così entusiasta della Internet of Things, con il progressivo spostamento da gadget “stupidi” a oggetti sempre più smart. La società sta già mettendo il suo sistema operativo mobile Android in auto attraverso una partnership con case automobilistiche e spingendo sugli smartwatche attraverso un sistema operativo ottimizzato chiamato Android Wear. All’inizio di quest’anno, Google ha acquistato anche Nest , una società che produce termostati intelligenti, per 3,2 miliardi di dollari.

Nel documento pubblicato in queste ore, emergono anche ulteriori dettagli sulle prossime strategie di business di Google come, ad esempio, la previsione di spendere 30 miliardi di dollari in acquisizioni straniere nel tentativo di espandersi in nuovi mercati impegnando così con la liquidità a disposizione oltreoceano, a quota 34,5 miliardi di dollari.

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