Telecom: bocciato il ricorso di Telefonica, confermata multa di 5 milioni

L’antitrust brasiliana ha bocciato il ricorso di Telefonica e ha confermato la multa da 15 milioni di reais imposta insieme al diktat che obbliga la compagnia guidata da Cesar Alierta di diluirsi sul mercato del paese sudamericano entro la metà del 2015, cedendo la partecipazione indiretta in Tim Brasil oppure vendendo il 50% della controllata Vivo. Anche se fonti vicine al gruppo iberico spiegano che tecnicamente Telefonica ha perso il ricorso solo contro la multa (corrispondente a meno di 5 milioni di euro), la decisione del Cade riguarda in realtà anche il provvedimento più pesante, imposto lo scorso dicembre dall’authority agli spagnoli sulla diluizione nel giro di 18 mesi.

L’autorità antitrust brasiliana aveva ritenuto che l’acquisto della quota di Portugal Telecom in Vivo, da parte di Telefonica, che si era intanto rafforzata in Telco-Telecom, fosse in contrasto con le intese del 2010 che prevedevano la separazione delle due società concorrenti sul mercato locale. Tornando alla bocciatura, di cui si è avuta notizia oggi, vistosi respinto il ricorso, al gruppo spagnolo non resta ora che percorre le vie giudiziarie. Nel frattempo il settore delle tlc torna in fibrillazione per un nuovo passo nel processo di consolidamento, questa volta oltre Oceano e con dimensioni ben diverse da quelle che riguarderebbero l’ Italia in caso di una fusione fra H3g e Wind, rilanciata negli ultimi giorni. Da un matrimonio tra Sprint e T-Mobile potrebbe nascere negli Stati Uniti un nuovo gigante nel mercato americano delle telecomunicazioni capace di sfidare Verizon e At&t. Sprint sarebbe pronta ad acquistare T-Mobile per 32 miliardi di dollari e se l’intesa dovesse andare in porto Deutsche Telekom, azionista di maggioranza di T-Mobile con il 67%, arriverebbe a controllare il 20% della nuova società.

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