Fra i media generalisti, la radio è quella che forse più proficuamente sta incontrando la via digitale del web, facendolo diventare ulteriore piattaforma da cui diffondere il proprio “segnale”, moltiplicando le occasioni di trasmissione attraverso i bit della Rete invece che tramite onde radio. Fra le web radio – che hanno di certo il vantaggio di consentire produzioni a basso costo – si possono trovare sperimentazioni di contenuti e format decisamente molto interessanti e innovativi, anche quando si parla di inclusione. Non avendo il problema degli ascolti, della pubblicità cui assicurare audience, potendo permettersi di lavorare su contenuti “di nicchia” cercando se ne trovano alcune che hanno scelto di inserire nel proprio palinsesto tematiche sensibili a livello sociale o anche di offrirsi come laboratorio di impegno, in qualche modo professionale, per ragazzi o adulti con disabilità.
Questa volta TechAbility ne presenta alcuni, con l’auspicio che altri seguano la strada dell’inclusione digitale che parte dal reale.
“Radio DisPari. Insieme perché Diversi, Uguali perché Liberi” è proprio un laboratorio di partecipazione inclusiva e di nuove autonomie inclusive: il loro palinsesto si dedica alle “pari opportunità” e si tratta di un laboratorio radiofonico sperimentale con una programmazione quotidiana che dal 2012 è aperto a chi condivide la frase di B. Russel pubblicata sul loro sito: “Gli Ingenui non sapevano che l’impresa era impossibile e dunque la fecero”. Espressione della Comunità Piergiorgio Onlus di Udine, Radio DisPari trasmette inoltre seminari organizzati dall’“Ufficio H”, un servizio della stessa Comunità che fornisce gratuitamente informazioni e consulenza sugli ausili per l’autonomia, anche informatici. L’emittente consente ai ragazzi della Comunità Piergiorgio Onlus (oltre che di altre realtà sociali del territorio) di “trovare un terreno fertile in cui ‘piantare’ le proprie idee; un veicolo di comunicazione forte e sicuro attraverso il quale poter raccontare qualcosa di sé agli altri; far conoscere alla gente il complicato mondo della disabilità (e le sue soluzioni)”.
Altro progetto del tutto innovativo è quello avviato a marzo da “Radio Montecatone Web” con la Fondazione Montecatone di Imola: insieme hanno promosso un corso di formazione su comunicazione radiofonica e giornalismo sociale che affronta specificamente il tema “radio e web” e “comunicazione e disabilità” e che si è concluso a maggio. La web radio offre un tipico programma di flusso con musica, info e intrattenimento ma il progetto ha portato ad avviare approfondimenti di natura sociale legati anche fortemente alle disabilità. Questa radio si propone altresì come occasione di lavoro per le cosiddette “categorie sociali deboli”: oltre a fare già parte della redazione alcune persone con disabilità fisica, l’iniziativa prevede di coinvolgere progressivamente sia i pazienti che gli ex degenti dell’ospedale di Montecatone per giungere ad annoverarli fra redattori e speaker e non averli solo fra gli ascoltatori.
Spostandoci in Calabria, c’è “Radio Antenna Febea” che ha scelto di dedicare attenzione ai disabili ad iniziare con un contatto avviato con “Invisibili” il blog sulla disabilità del Corriere.it: introducendo stabilmente il tema nel magazine “Casa Febea”, striscia quotidiana pomeridiana, l’obiettivo dichiarato dall’emittente è di contribuire alla promozione sociale del territorio: “Ci occupiamo di disabilità perché crediamo che non sia un problema fisico, legato alle malattie o ai limiti, bensì di relazione, di aspettative a contatto e di contatto. La radio riesce naturalmente ad azzerare le immagini distorte che alimentano le nostre aspettative e le nostre relazioni per riportare tutti allo stesso punto di partenza. Ecco perché ci occupiamo di disabilità e perché, in qualche modo, questa condizione ci somiglia”(Francesco Malara, giornalista, responsabile editoriale di Radio Febea).
E ancora, Radio 1 Rai – seppur in orari ostici essendo collocata all’alba del sabato e della domenica (!) – trasmette “Area di servizio” che con lo slogan “Un pieno di informazione su lavoro e integrazione sociale” tratta anche di lavoro, disabilità e diritti raccogliendo segnalazioni dal pubblico.
Vale di certo la pena soffermarsi inoltre su un altro progetto radiofonico unico in Italia: una web radio che trasmette on line anche in Lingua Italiana dei Segni (LIS): è “Radio Kaos ItaLis” e nasce in collaborazione tra l’Associazione culturale Radio Kaos Italy e l’Istituto Statale dei Sordi di Roma. Anche in questo caso è divenuta un’occasione di abilità al lavoro dato che in redazione vi sono giovani ragazzi sordi (tutti sotto i 30 anni) che, grazie alle tecnologie e all’ampiezza delle frequenze su schermo, hanno imparato a gestire i volumi e quanto serve a realizzare iniziative e a mandare in onda programmi fra i quali “LISsa la notizia”, videogiornale satirico in LIS, ed altri resi accessibili a chi non conosce la Lingua Italiana dei Segni inserendo i sottotitoli nei video. Una web radio per le persone sorde che nell’estate avrà una striscia serale live dal Lungo Tevere a Roma dove, chi vorrà, potrà andare a vedere la radio in diretta.
E infine ci sarebbe da cominciare con un “C’era una volta” perché si tratta di “Radio Magica”: anche qui costituisce un “primato” poiché è la prima web radio italiana dedicata ai bambini con e senza disabilità che ha il grande pregio visivo e stilistico di mettere insieme lo stile narrativo e le illustrazioni tipiche delle storie per l’infanzia con canali di comunicazione differenziati e tutti fruibili dal portale della webradio: audio, LIS, video. Quella di Radio Magica è una bella storia, nata da una madre di un bambino con disabilità esperta di marketing e innovazione aziendale e la si ascolta tutta on line lasciandosi condurre dalla fantasia che si sprigiona dalle puntate di alcune serie registrate e lasciate in archivio o dai racconti animati dalla musica e da interpretazioni attoriali.
E dunque è proprio il caso di dirlo: la radio sta davvero cavalcando l’onda, sia quelle che viaggiano fra le antenne che quelle della navigazione digitale. E così per coglierne l’innovazione basta accendere: l’inclusione è on air.
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