NSA: lettera aperta dei big della Silicon Valley per cambiare la riforma

Ad un anno dalle rivelazioni di Edward Snowden sulle attività della National Security Agency, i giganti tech Tim Cook, Marissa Mayer, Larry Page e Mark Zuckerberg, insieme ad altri, hanno deciso di inviare al Senato una lettera aperta per chiedere una versione più dura del disegno di legge che riforma la NSA.

La Freedom Act USA, che è stata proposta per limitare alcune delle prerogative assegnate alla raccolta dati del governo, è già passato alla Camera dei Rappresentanti, ma la legge allo stato attuale è meno severa rispetto agli esordi nell’iter legislativo. I nove giganti tech che hanno scritto la lettera in questione chiedono che il Senato respinga questa versione più “leggera” del disegno di legge in favore della versione originale della riforma.

La bozza attuale, in base alle aziende di tecnologia, “potrebbe consentire la raccolta di massa dei metadati (ad esempio, le informazioni inerenti mittenti e destinatari dei messaggi di posta elettronica), contrariamente a quanto sostengono il Governo e il Congresso che affermano la prossima fine di questa attività“. La lettera, inoltre, chiede al Senato di far passare una versione del disegno di legge che permetta alle aziende tech di informare meglio e in modo più completo i propri clienti sulla tipologia di dati richiesti dal governo.

Il Comitato di Intelligence del Senato terrà un’audizione sul disegno di legge. Secondo fonti interne al Congresso legate alla testata CNET, “il Senato cercherà di ripristinare alcune delle disposizioni più forti che sono stati rimosse a seguito delle pressioni da parte dell’amministrazione Obama“. Le nove aziende tech che hanno pubblicato la lettera – Apple, Google, Yahoo, Dropbox, Microsoft, LinkedIn, Twitter, Facebook e AOL (società madre dell’ Huffington Post) – fanno parte di una coalizione di governo per sorvegliare gli esiti della riforma.

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