Editoria: in Francia approvata la legge “anti Amazon”

Il parlamento francese ha adottato oggi in via definitiva, con l’ultimo voto del Senato, la cosiddetta legge “anti-Amazon”, sul prezzo dei libri venduti via Internet: un provvedimento che proibisce il cumulo della gratuità nelle spese di spedizione con sconti oltre il 5%.

Si tratta di una legge finalizzata a impedire che i giganti dell’ecommerce, come l’americano Amazon, mettano definitivamente in crisi il settore dei piccoli venditori, in crescente difficoltà, con prezzi eccessivamente ridotti.

Il voto sul testo, presentato dall’opposizione di centrodestra ma sostenuto anche dalla maggioranza, è stato accolto positivamente dal ministro della cultura Aurelie Filippetti che ha osservato che la quasi unanimità dei consensi al provvedimento “è un segnale dell’attaccamento profondo della nostra nazione ai libri e una testimonianza dell’idea che la Francia ha di sè stessa, della sua storia e del suo futuro”. “La consegna gratuita offerta dai grandi attori dell’eCommerce – ha osservato inoltre il relatore del provvedimento Bariza Khiari – ha rappresentato finora un vantaggio competitivo”.

Per la parlamentare Brigitte Gonthier-Maurin (CRC), “è necessaria una profonda riforma fiscale: i pure-player, con sede nei paradisi fiscali, non versano IVA e quasi nulla a titolo di imposta sulle società“. Un tema, quello della tassazione, su cui il dibattito è aperto, soprattutto in ambito internazionale, dove gruppi di lavoro dell’Ocse e del G20 lavorano alle possibili contromisure per i cosiddetti meccanismi di “ottimizzazione fiscale”, attraverso i quali le grandi aziende multinazionali, e soprattutto i big dell’informatica, come Google o Microsoft, sfruttano la loro presenza globale per pagare meno tasse possibile.

Colette Mélot (UMP) ha precisato che questa legge va a integrare quella del 1981 sul prezzo unico del libro. “A quell’epoca – ha sottolineato la Mélot – il rischio per le librerie veniva dai bestseller venduti nei supermercati e in altri simili contesti ma non era prevedibile lo sviluppo di internet e delle vendite online“.

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