Fondi UE: passi avanti dell’Italia nell’attuazione dei piani operativi con Fondi Strutturali

In Italia c’è stato un “recupero dei ritardi nella programmazione” e sono stati conseguiti “alcuni risultati significativi” nell’attuazione della Politica di coesione 2007-2013. È quanto emerge da una prima lettura effettuata dai tecnici della Commissione dei “rapporti annuali” con cui gli Stati Membri UE danno conto a Bruxelles dell’attuazione dei programmi operativi finanziati con i Fondi Strutturali.

Da una prima lettura dei dati dei 27 rapporti annuali presentati dall’Italia emergono alcune tendenze che Bruxelles ritiene “significative”. Formalmente i tecnici hanno dichiarato “ammissibili” tutti i 27 documenti arrivati da Roma (il termine era il 30 giugno) ed ora ne stanno analizzando il contenuto in modo più approfondito, per arrivare all’approvazione, o alla richiesta di integrazioni o modifiche.

Dai report risulta che al  momento in Italia il livello di assorbimento dei circa 28 miliardi di fondi targati Ue si aggira sul 55%, mentre il traguardo del 31 dicembre 2014 si avvicina (data entro la quale tutto dovrà essere speso, pena la perdita dei fondi). Una situazione che Bruxelles vede positivamente e che deve ulteriormente “accelerare” per portare “ulteriori benefici ai cittadini”, nonostante il nostro paese sia riuscito a recuperare sui ritardi.

Anche se rimangono i dubbi sulla capacità di spesa dei fondi strutturali e sulla loro effettiva efficacia ai fini di crescita e sviluppo, secondo Shirin Wheeler, portavoce del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn, i risultati ci sono e sono evidenti.

Secondo le stime il 100% delle risorse finanziarie risulta impegnato. In particolare, gli interventi del Fondo europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr), al 31 dicembre 2013, “testimoniano importanti effetti della politica di coesione in Italia“, come la creazione di 58.564 posti di lavoro; 3.098 Kilo-tonnellate in meno di CO2 nell’atmosfera; 1.311.028 persone con copertura di banda larga; 5.494 progetti di ricerca e sviluppo; 34.828 progetti di investimento in Pmi, 3.112 start-up; 2.390 progetti di energia rinnovabile; 195 Kmq di aree riqualificate; 670 progetti di prevenzione di rischi naturali; 4.083.810 studenti che utilizzano nuove tecnologie nell’ambito del miglioramento della didattica.

A fronte di queste evidenze, la Commissione Europea “ringrazia i funzionari dell’amministrazione italiana che, ad ogni livello, si sono impegnati per attuare la politica di coesione“. Bruxelles, inoltre, “auspica che siano accelerate ulteriormente le procedure di attuazione dei progetti affinché i cittadini e le imprese possano beneficiare pienamente degli interventi dell’Unione europea in Italia“.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here