Soffia aria di crisi in casa Samsung che nel secondo trimestre del 2014 segna un risultato inferiore alle aspettative. Le previsioni finanziarie, nonostante siano positive in termini assoluti, indicano un calo degli utili su base annuale. Il gigante coreano, in un documento destinato agli investitori, spiega che nel corso del Q2 del 2014 sono previsti utili per 5,23 miliardi di euro con un crollo del 24% rispetto agli utili operativi dello stesso trimestre del 2013.
Rispetto al primo trimestre la flessione è stata del 15,2%. Il fatturato, pari a 37,8 miliardi di euro, è calato del 9,5% su base annua e del 3,1% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. L’azienda, che diffonderà i dati completi solo nelle prossime settimane, ha imputato la flessione alla maggiore forza della valuta coreana, che ha contribuito ad una flessione delle esportazioni, alla concorrenza nel segmento medio-basso del mercato degli smartphone in Cina e in Europa, allo spostamento dell’utenza verso soluzioni 4G e alle spese elevate sostenute dall’azienda nel settore del marketing.
Samsung non ha ancora fornito dati sui volumi di vendite, ma secondo alcune proiezioni effettuate da analisti, sarebbero calati a 78 milioni di unità gli smartphone venduti, a fronte dei 90 milioni di dispositivi attesi. Sul fronte del tablet, i risultati deludenti sono legati alla scarsa frequenza della sostituzione di questo tipo di prodotti, più longevi rispetto a quella degli smartphone, e alla crescente popolarità dei phablet.
La preoccupazione principale di Samsung è che il problema sia il segnale di una crisi seria per il settore anche se c’è un cauto ottimismo dovuto al lancio della prossima serie di smartphone che dovrebbe portare ad un incremento delle vendite nel terzo trimestre del 2014. Un periodo, quest’ultimo, che vedrà un incremento della concorrenza dei dispositivi made in China, a costi sempre più bassi, e il lancio dei nuovi modelli Apple come l’iPhone6.
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