Assinform: cloud computing, e-commerce e IoT trainano il mercato Ict

Qualcosa si sta muovendo nel mercato dell’ICT in Italia: il cloud, il commercio elettronico e l’Internet delle cose (IoT) trainano la crescita della domanda digitale nel Belpaese che però ancora non compensa il calo degli investimenti ICT degli ultimi 2 anni. È quanto rileva il 45esimo Rapporto Assinform su informatica, telecomunicazioni e contenuti multimediali, presentato questa mattina a Firenze  e realizzato in collaborazione con NetConsulting.

Secondo le stime cui il cloud computing nel 2014 crescerà del 32% sul 2013 (750 mln di fatturato), mentre l’e-commerce dovrebbe segnare un +17% e +12% i dispositivi di Internet of things tale che a fine anno, il trend degli investimenti complessivi dell’Ict dovrebbe passare da -4,4% registrato a fine 2013 a + 0,6%. “Se pur tra evidenti difficoltà e resistenze, l’innovazione digitale sta contribuendo ad aprire nuovi scenari in Italia – rileva il presidente di Assinform Agostino Santoni, – A fine 2013, infatti, le componenti più innovative del mercato legate ad un uso diffuso e avanzato del web, cloud, servizi mobili, pagamenti elettronici, e-commerce, sicurezza, Internet delle cose, soluzioni di integrazione estesa in rete, piattaforme di gestione avanzate, hanno raggiunto un volume di circa 13 miliardi di euro. Si tratta, è vero, di una fetta ancora minoritaria per un settore che totalizza oltre 65 miliardi di euro l’anno, ma va considerato che l’accelerazione verso il cambiamento che queste componenti inducono nell’economia è molto forte, con effetti moltiplicatori e risultati in tempi sorprendentemente rapidi“.

Secondo il Rapporto Assinform quello che conta oggi è la capacità di sviluppare un ecosistema digitale, legato a doppio filo proprio alle nuove aree ICT. E queste in Italia mostrano dinamiche incoraggianti. Il cloud in particolar esprime un mercato ancora nascente, ma in forte crescita (+32,2%). L’e-commerce, dopo gli 11,3 milioni del 2013 (+18%), ne promette 13,2 per il 2014 (+17%). L’Internet delle cose, ove i più diversi oggetti (in ambito industriale, logistico, veicolare, domestico, energetico-ambientale) acquisiscono funzionalità proprio grazie alla capacità di rilevare e scambiare dati attraverso il web, ha espresso nel 2013 un mercato di 1.430 milioni (+13%); si stima crescere ancora.

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