Usa: Facebook e Nielsen insieme per tracciare le abitudini degli spettatori Tv

A partire da quest’autunno, quando un utente di Facebook guarderà uno show televisivo su cellulare o tablet, Facebook probabilmente lo saprà. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times il social network avrebbero stretto infatti un accordo con Nielsen per monitorare le abitudini televisive in mobilità dei consumatori statunitensi: Facebook analizzerà il suo database e invierà età e genere degli spettatori a Nielsen, nell’ottica di aiutare gli inserzionisti ad imparare qualcosa in più sulle abitudini delle audience che guardano show online.

Per decenni, Nielsen ha reclutato famiglie per sapere ciò che esse guardavano sulla tv di casa ma dal momento che con i device mobili è la stessa definizione di “guardare la TV” che sta cambiando rapidamente passando dal guardare “canali” su televisori nei salotti a guardare i programmi preferiti su computer portatili, smartphone, tablet, cambiano anche le modalità di rilevazione. Il mondo sta cambiando radicalmente, e quindi abbiamo dovuto far evolvere le nostre misurazioni, in modo che potessimo catturare questa realtà frammentata”  spiega Cheryl Idell, vice presidente esecutivo di Nielsen. Attraverso la collaborazione con Facebook Nielsen guadagna una finestra sui dati e sul pubblico dei dispositivi digitali mobili e quindi una conoscenza più approfondita sugli spettacoli che vengono consumati su tablet e smartphone, come pure quando questi spettacoli vengano effettivamente consumati. Facebook, da parte sua, potrebbe migliorare l’appetibilità dei suoi spazi per gli inserzionisti pubblicitari.

E la privacy? Ovviamente in una operazione di questa portata gli aspetti legati alla tutela dei consumatori sono immediatamente entrati nel mirino di associazioni di settore cui Facebook ha risposto che: “Abbiamo lavorato con Nielsen ispirati ai principi della privacy. Noi non crediamo che i sistemi di misurazione dell’audience debbano essere utilizzati per regolare le azioni di targeting, devono essere utilizzati solo per la misurazione. Questo protegge la privacy delle persone che hanno visionato pubblicità e assicura che entrambi gli inserzionisti e gli editori abbiano le stesse informazioni relative il pubblico.” 

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