Telecom Italia: utile semestrale chiude a 543 milioni, Brasile ancora strategico

In attesa che l’ad Marco Patuano presenti i conti oggi alla comunità finanziaria, una prima analisi del semestre di Telecom Italia è affidata alla nota che accompagna i risultati esaminati ieri dal cda. Il periodo “continua a essere condizionato dalle tensioni recessive del mercato domestico, i cui segnali di ripresa rimangono ancora molto deboli, e dal rallentamento della crescita dell’economia nei paesi latinoamericani” ma “insieme al perdurare dello sfavorevole scenario congiunturale, nel mercato delle telecomunicazioni prosegue il trend di aumento della domanda dei servizi innovativi e della contemporanea flessione dei servizi tradizionali” descrive Telecom. “In tale contesto si è osservato un principio di raffreddamento e miglioramento delle dinamiche competitive del mobile domestico a cui si è però accompagnata una riduzione dei ricavi medi per cliente da servizi tradizionali non solo del Mobile ma anche del Fisso. Per difendere la customer base, Telecom Italia prosegue nel proporsi sul mercato domestico con offerte molto competitive” ma “sui risultati continuano a incidere negativamente anche alcune dinamiche e aspetti regolamentari”. In Brasile “la crescita economica è risultata modesta e il tasso di cambio medio ha registrato una svalutazione di oltre il 15% rispetto al primo semestre 2013. In un contesto di maggiore pressione competitiva, il mercato dei clienti mobili ha evidenziato a fine giugno un rallentamento rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente che non ha tuttavia compromesso la crescita della partecipata brasiliana”.

Nel dettaglio Telecom chiude il primo semestre con un utile netto di 543 milioni di euro, i ricavi sono stati pari a 10,551 miliardi (-11,2%; -6,5% in termini organici), un ebitda di 4,3 miliardi (-7,6%; -5,3% in termini organici ) e un ebit di 2,22 miliardi. L’indebitamento finanziario netto rettificato di Telecom al 30 giugno 2014 era pari a 27.358 milioni di euro, in diminuzione di 1.455 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2013. Il margine di liquidità, si legge in una nota, è pari a 12,8 miliardi di euro e consente una copertura delle passività finanziarie di gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi. E per il 2014  si prevede “una ulteriore flessione complessiva del mercato domestico, comunque più contenuta rispetto a quella osservata nel 2013, ed una crescita del mercato Brasile“. In particolare in Italia il gruppo prevede “un progressivo recupero della performance operativa anche grazie ai piani e alle azioni di riduzione e contenimento di costi”.

Il dibattito nazionale e internazionale su Telecom ha subito una accelerazione nei giorni scorsi dopo  l’offerta della spagnola Telefonica a Vivendi per acquisire Gvt. Ieri il cda di Telecom “ha ribadito la valenza strategica delle sue attività nell’area, deliberando di proseguire l’approfondimento delle opzioni strategiche in Brasile.” Se Vivendi accettasse l’offerta di Telefonica di acquistare l’8,3% di Telecom, la vendita avverrebbe “per un prezzo di acquisto in contanti sulla base del prezzo medio di mercato delle azioni di Telecom Italia per un certo periodo di tempo da concordare tra le parti”. è quanto ha chiarito il gruppo spagnolo in una nota la società su richiesta della Consob. “Qualora Vivendi decida di acquisire le azioni di Telecom, Telefonica accetta di non vendere né fare copertura di tali azioni prima del 31 ottobre 2014” conclude la nota.

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