Abi Research: device wireless connessi saranno 40 miliardi nel 2020 grazie all’IoT

I numeri, e le previsioni, sul mondo dell’Internet of Things sono costantemente in aggiornamento a dimostrazione della estrema “mobilità” del fenomeno e del crescente interesse mondiale sul tema. Le ultime stime arrivano da Abi Research: secondo previsioni aggiornate, la base consolidata dei device wireless attivi connessi alla rete supereranno i 16 miliardi nel 2014, circa il 20% in più rispetto al 2013.  Il numero dei device sarà più che doppio del livello attuale, con 40,9 miliardi di oggetti previsti per il 2020.

L’analista Aapo Markkanen spiega: “La forza trainante dietro l’impennata dei collegamenti è l’Internet of Things (IoT). Se guardiamo alla base installata di quest’anno, smartphone, PC e altri dispositivi ‘hub’, rappresenta ancora il 44% del totale attivo, ma entro la fine del 2020 la loro quota scenderà al 32%. In altre parole, il 75% della crescita tra oggi e la fine del decennio verrà da dispositivi non-hub: sensori e accessori.”

Dal punto di vista di ogni fornitore di tecnologia, la questione cruciale è come alla fine questa pletora di dispositivi  sarà effettivamente collegata dell’Internet degli oggetti, spiega Abi. Fino a poco tempo fa le scelte che gli OEM (Original equipment manufacturer) hanno affrontato sono state abbastanza semplici, con cellulari, Wi-Fi, Bluetooth, e altri device tutti entranti nelle relative “confort zone” dei produttori. Ma andando avanti, la competizione crescerà e sarà anche più complesso riorientare i processi produttivi.

 

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