Google non si ferma e stavolta tocca al popolare servizio Maps ad essere rivisto. Il team di Google Maps, infatti, sta rispolverando un progetto del 2008 chiamato Ground Truth, un’operazione che mira a riunire tutti i dati di mappatura potenziali di Google e le segnalazioni dei volontari sparsi in tutto il mondo con l’obiettivo di costruire mappe più accurate e in grado di raggiungere davvero ogni angolo del globo.
Il progetto, partito in sordina alcuni fa, si sta espandendo e oggi ha visto l’aggiunta di Taiwan, Malesia, Polonia e Romania, come ha annunciato l’azienda, insieme ad alcune zone della Russia non ancora supportate dal servizio di mappatura, arrivando a coprire 50 paesi. Ciò significa che Ground Truth combina i dati ufficiale forniti dai governi e altre organizzazioni con i dati che raccoglie attraverso Street View e le immagini satellitari. I dati grezzi verranno poi corretti e accompagnati da informazioni aggiuntive che non sarebbero disponibili altrimenti.
La compagnia di Mountain View con l’occasione sta anche lanciando Map Maker, progetto per la creazione in crowdsourcing di dati cartografici ora in fase di sperimentazione in Russia, Taiwan e Malesia e già attivo in Polonia e in Romania, grazie al grande contributo dei volontari che hanno consentito la creazione della mappe di base online in questi paesi prima sconosciuti.
“Gran parte della magia dietro Google Maps arriva dalle persone” scrive il product manager Manik Gupta. “Dai volontari di Google che trascorrono ore a perfezionare ogni strada possibile nel mondo e dagli utenti che ogni giorno testano la qualità delle mappe nelle loro comunità locali“.
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