Lavorare in Rete: servono relazioni e metodo, parola di Luigina Foggetti

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Luigina Foggetti è web writer e web strategist free lance

Luigina Foggetti è web writer e web strategist free lance, oltre che “tris mamma”, come si ama descrivere. “Difficile trovare una definizione della mia professione – afferma – difficile anche separare lavoro da passione: attualmente collaboro con alcuni magazine, come Wired.it e iodonna.it, dove scrivo di internet, tecnologia e gadget; come web strategist aiuto le piccole aziende a pianificare e ottimizzare la loro presenza online”.

Luigina è anche una delle fondatrici di Girl Geek Life, magazine online che intende avvicinare la donne alle tecnologie con notizie hi tech scritte in modo semplice e fruibile da chiunque. Luigina, gran sorriso e capacità di mediazione (del resto essere trismamma serve a qualcosa, ndr), dopo aver messo le mani da bambina su uno ZX Spectrum aveva proclamato che computer e tecnologia non facevano per lei. Ma l’amore, invece, è sbocciato ai tempi dell’università, quando ha avuto la possibilità di lavorare come tutor nella sala computer, all’epoca “Polo di calcolo”, dove aiutava i laureandi nella la stesura della tesi, impaginazione e stampa. E nei momenti liberi scopriva il mondo della rete dei primi anni ’90. “Data la grande curiosità per i nuovi mondi e il senso evolutivo – racconta “la Lui” – cerco sempre di approfondire e seguire ogni progetto legato all’innovazione”. Il primo acquisto dopo la laurea è stato proprio un computer soprannominato Jack. “Era un PC assemblato che mi ero fatta preparare da un amico. Ci girava sopra Windows e lo utilizzavo soprattutto per smanettare con HTML, Photoshop e per chattare.

Nonostante si immaginasse prof di matematica, Luigina si è laureata in sociologia, appassionandosi alla statistica e all’analisi dei dati. “Mi aggiorno sempre, soprattutto online, poi se c’è qualcosa che voglio veramente approfondire cerco di trovare dei testi di riferimento validi, altrimenti se riesco seguo dei corsi intensivi offline. Recentemente ho scoperto i MOOC, ne sto seguendo uno su data journalism”. Quando le chiedi consigli da dare, Luigina mostra tutta la sua saggezza: “Non sono una persona che ama dare consigli, ogni persona ha il proprio vissuto e non ci sono verità assolute. Posso però elencare alcune cose che mi son servite nella trasformazione dipendente-libera professionista”.

3 consigli per chi vuol diventare free lance

Reti e relazioni: schiodarsi dalla scrivania e archiviare la scusa “ho troppo lavoro da finire” non è sempre facile, ma coltivare e allargare la nostra rete di relazioni alla fine paga. Eventi, convegni, festival: ogni occasione è buona per conoscere nuove persone o rivedere vecchi colleghi o collaboratori. E’ anche per questo motivo che, insieme a Sara Rosso e Sara Maternini, qualche anno fa abbiamo portato in Italia l’esperienza delle Girl Geek Dinner a Milano.

Lode al monotasking: il multitasking è un opzione, non una soluzione se si vuol portare a termine nei tempi prestabiliti un lavoro, soprattutto se ci si vuole concentrare e riuscire a dare il massimo. Affrontare e portare a termine una cosa alla volta aiuta poi a sentirsi più soddisfatti e terminare la giornata lavorativa senza troppa ansia di avere troppo in arretrato.

Trovare il proprio metodo – che sia tecnica del pomodoro o GTD – e organizzare la giornata lavorativa con anticipo. Generalmente la sera prima analizzo tutti i progetti aperti e le attività in sospeso e organizzo la giornata lavorativa dell’indomani ordinando le attività a seconda dell’importanza e dell’urgenza. In questo modo riesco anche a portare avanti anche tutto quello che riguarda la gestione della famiglia e dei figli.

Quali gli ostacoli incontrati nella carriera professionale?
Gli ostacoli principali sono arrivati quando mi sono occupata di web project management. Far andare d’accordo programmatori e grafici, soddisfare le richieste del cliente senza sforare coi tempi, riuscire a mettere online un progetto che sia fruibile e utile soprattutto a chi lo utilizza: serve tirar fuori tutta l’arte diplomatica a disposizione, saper gratificare i propri collaboratori, non perdere mai il buon umore. E ogni tanto arrivare in ufficio con un sacchetto di brioches ancora calde o con una torta fatta in casa la sera prima!

Un libro che ha cambiato il tuo modo di pensare
Sicuramente i libri letti durante l’adolescenza, ricordo i primi che mi hanno dato un bel pugno nello stomaco: Il Diario di Anna Frank e Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi. Durante l’università, invece, un libro che mi ha aperto gli occhi è stato Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi di Paul Ginsborg.

Luigina Foggetti è la prova vivente che la Rete aiuta. Aiuta la conciliazione tra lavoro e famiglia. Aiuta a non abbandonare il proprio lavoro. Aiuta a coltivare e realizzare i propri sogni. Basta saperla usare al meglio e avere la tenacia della Lui, che ricorda tanto la frase di Walt Disney “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

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