Yelp: multata per trattamento inadeguato della privacy dei minori

La Federal Trade Commission statunitense ha annunciato che il popolare sito online Yelp ha accettato di pagare 450 mila dollari di ammenda per aver violato la privacy online dei minori, secondo quanto disposto dal Children Online Privacy Protection Act (COPPA). Lo sviluppatore di app TinyCo, partner di Yelp, dovrà invece pagare 300 mila dollari di sanzione.

La raccolta incriminata di informazioni, senza il permesso della famiglia, ha coinvolto minori di età inferiore ai 13 anni, in particolare per quelle applicazioni e servizi dedicati all’intrattenimento dei bambini.

La legge, infatti, vieta la raccolta di informazioni personali al di sotto dei 13 anni senza il consenso, verificabile, dei genitori. Tali informazioni contengono i seguenti dati: Nome e cognome, indirizzo, mail, telefono e numero di previdenza sociale. Insomma informazioni riguardanti bambini e genitori che consentono di identificare i diretti interessati.

Secondo la normativa, la richiesta del consenso dei genitori e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali garantiscono una corretta informazione sull’utilizzo di queste informazioni e una piena responsabilità sulle attività online dei minori. In caso contrario, i dati così ottenuti sono illegittimi e possono mettere in pericolo gli acquisti online dei minori.

L’attività illegittima di Yelp si è verificata dal 2009 al 2013 ed è stato appurato dalla commissione che l’azienda era a conoscenza del tipo di informazioni richieste e della delicatezza della situazione, considerato che la registrazione di queste informazioni nel database del sito prevedeva l’inserimento della data di nascita, da cui è impossibile non risalire all’età della persona registrata.

La Commissione ha anche chiesto a Yelp, così come alle altre aziende impegnate in questo tipo di attività, di testare le applicazioni online per evitare questo tipo di inconvenienti.

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