Zalando pronta all’IPO: prezzo fissato a 21,5 dollari

Zalando, il negozio online di origine tedesca, ha fissato il prezzo della sua prossima offerta pubblica iniziale a 27,28 dollari, pari a 21.50 euro. L’obiettivo, secondo le fonti vicine a Zalando, è di raccogliere tra i 507 e i 633 milioni di euro (compresa la greenshoe) nell’ambito di un’operazione che valorizzerà l’azienda fino a 6,8 miliardi di dollari, 5,6 miliardi di euro. Alcuni analisti parlano addirittura di una forbice ancora più ampia, fino a 668 milioni di dollari (526 milioni di euro), per indicare la più grande offerta pubblica in Germania dal 2000, dai tempi dell’Ipo di Deutsche Telekom.

Con questi numeri così favorevoli, secondo il suo prospetto di quotazione, Zalando si aspetta di iniziare a fare trading alla Borsa di Francoforte mercoledì 1 Ottobre.

Dopo aver sperimentato una forte domanda da parte degli investitori, Zalando ha raggiunto il prezzo più alto per le sue azioni rispetto a quanto previsto, da 22,86 dollari (18 euro) a 28,54 dollari (22.50 euro) per azione. L’azienda ha inoltre venduto almeno 24.500 mila azioni ai sottoscrittori, che hanno anche la possibilità di acquistare ulteriori 3,7 milioni azioni in un accordo over-allotment. Se l’opzione di over-allotment sarà esercitata, Zalando potrebbe aumentare il proprio valore fino ad 768 milioni di dollari (605 milioni di euro.)

Il debutto di Zalando arriva in un momento di esuberanza globale per le IPO delle aziende di eCommerce, come ha evidenziato all’inizio di questo mese l’offerta pubblica di Alibaba Group. Ma non sarebbe la sola sotto le luci della ribalta. Questa settimana, infatti, potrebbe essere sul mercato anche il rivenditore europeo di moda Rocket Internet, che ha lanciato e finanziato Zalando nel 2008, che potrebbe eclissare la stessa Zalando e raccogliere anche fino a 2 miliardi di dollari (1,6 miliardi di euro.)

Fondata nel 2008 da Robert Gentz e David Schneider, Zalando si è sviluppata proprio sotto la spinta di Rocket Internet, che nel tempo ha portato in Europa il modello commerciale di molte aziende tecnologiche americane. Infatti i primi critici di Zalando notavano come la società fosse stata un clone europeo del rivenditore statunitense Zappos, che al tempo della fondazione di Zalando, aveva conquistato il mercato online di scarpe americano e si stava avvicinando a 1 miliardo di dollari di fatturato.

Ma il successo della compagnia tedesca, frutto di un lavoro di marketing attento e centrato sul mercato europeo, ha smentito le voci di un semplice “copia e incolla” di un modello targato USA. Solo lo scorso anno Zalando ha registrato un fatturato netto di circa 2,3 miliardi di dollari e ad agosto ha annunciato un fatturato di 1,4 miliardi di dollari nel primo semestre del 2014, con un utile netto di 16,6 milioni di dollari, in miglioramento rispetto alla perdita netta di 90 milioni di dollari registrata durante lo stesso periodo nel 2013.

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