#Innofare: l’innovazione tra crowdfunding, e-commerce e reti

Innofare, il Festival promosso da CNA NeXT Innofare e giunto alla sua quinta edizione, quest’anno si terrà all’interno del   e permetterà,  il 4 e il 5 ottobre, di prendere parte a una discussione a 360° sull’innovazione. Nove tavoli specifici su temi di rilevanza che spazieranno dai dibattiti su e-gov, Pa, competenze e luoghi di lavoro, al tema delle reti, e-commerce e crowdfunding.

InnofareLe reti, di persone ancor prima che di imprese, al centro di uno dei nove tavoli di confronto promossi da CNA Next, quello moderato da Ivana Pais: “Conquistare i mercati con la rete, tramite le reti d’impresa e le reti fra persone” spiega. Oggi per un artigiano inserirsi in una rete d’impresa e collaborare con altri non è più una opzione: “Solitamente si parla di “rete” riferendosi a reti tra imprese, mentre quello che emerge oggi come fenomeno socio-economico è che le reti le fanno le persone, producendo poi scambi economici.” Il tavolo quindi esplorerà le reti “per vederle non soltanto da un punto di vista formale e contrattuale di reti tra imprese, ma anche e soprattutto da un punto di vista sostanziale: come collaborare tra artigiani e con attori di diverso tipo e come organizzare reti tra i clienti e diventare promotori, evitando così di bypassarli.” Promotori, non “imitatori” di progetti esteri, sostiene Pais: “i giovani dovrebbe smettere di copiare quello che fanno gli altri e innovare veramenteSpesso la startup italiana ha la sindrome della cenerentola, va a vedere cosa succede nella Silicon Valley e fa la versione italiana. Siamo ad un livello tale di globalizzazione che se c’è una cosa bella nella Silicon Valley i clienti possono usare direttamente quella.”

Quando si parla di rete e di imprese è facile “intercettare” il tema dell’e-commerce, che in Italia sta crescendo progressivamente ma non raggiunge i livelli di altri paesi europei. Martina Pennisi modererà il tavolo: Dall’e-Commerce al Mobile Payment, vendere nell’era dei Social Network, proprio sul tema del commercio digitale quale opportunità per le PMI. “La vendita online per le PMI italiane deve essere la vetrina per uscire dai propri confini, allargare il target, andare a vendere all’estero. Tutto sta nel fare le cose in maniera corretta, iniziare un processo che non è solo vendere online prodotti e servizi ma farlo con cognizione di causaspiega Pennisi. E i commercianti italiani stentano ancora: “Il vero problema riguarda la consapevolezza dell’utilità o meno dell’e-commerce per la propria azienda, capire il budget da stanziare e poi la visibilità. Fare l’e-commerce fine a sé stesso significa buttare un sasso nello stagno per poi ritrovarsi a non vendere.” E il commercio online è anche una opportunità per i giovani che devono puntare su “idee concrete, realizzabili e che rispondano ad una domanda esistente. In questo momento in cui la spinta per i giovani è l’attività in proprio, si rischia di puntare su idee irrealizzabili, quando invece occorre analizzare il mercato e valutare i bisogni esistenti, puntando a risolvere un problema.”

Uno dei principali problemi che ruota attorno al progetto di fare impresa è certamente l’accesso a fonti di credito che permettano alle idee di trasformarsi in azione e business. Chiara Spinelli modererà un tavolo dedicato al #crowdfunding e ai fondi europei: Finanziare l’Innovazione: come promuovere il cambiamento tra Fondi Europei, Crowdfunding e nuove opportunità?. Il crowdfunding, uno di quegli strumenti che all’estero si sta affermando come supporto alle idee innovative, riscuote successo perchè “bypassa l’intermediazione dell’industria tradizionale per creare un contatto diretto tra chi crea, chi innova e il pubblico di riferimento. Lo fa sfruttando lo strumento della Rete, intesa non solo come facilitatore della comunicazione ma in senso più profondo come connessione, circuito di fiducia tra gli individuispiega Spinelli. “È un processo che può sembrare semplice ma che invece prevede consapevolezza, autoimprenditorialità, capacità di comunicazione. In Italia non è un fenomeno altrettanto noto come all’estero: “Molti nostri progetti di qualità trovano il successo soprattutto su piattaforme straniere, andando ad intercettare altri pubblici. Da noi il volume medio di raccolta dei progetti è cresciuto troppo poco negli ultimi anni. Ancora non sosteniamo con facilità progetti che superano i 100.000 euro.”

Un ulteriore sguardo a quello che accadrà durante la due giorni di #Innofare. Sul sito e sulla Pagina Facebook dell’evento tutte le informazioni per partecipare.  

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