IoT: entro il 2019 sarà il più grande device market globale

L’Internet of Things sta cominciando a crescere in modo significativo: i consumatori, le imprese e i governi hanno iniziato a riconoscere il vantaggio di collegare gli oggetti a Internet. Secondo il nuovo rapporto della BI Intelligence, la crescita dell’IoT porterà ad un veloce e inedito ampliamento del mercato dei device e a un forte impatto sull’economia legato alla riduzione delle spese per le aziende. Di seguito i punti salienti dello studio:

  • L’Internet delle cose diventerà il più grande mercato per i dispositivi in tutto il mondo. Entro il 2019 questo mercato avrà raddoppiato il proprio volume di affari rispetto a quello degli smartphone, dei PC, dei tablet e delle smartcar e dei wearable device.
  • L’IoT si tradurrà in pratica in 1.700 miliardi dollari di valore aggiunto per l’economia globale entro il 2019. Questa stima include l’hardware, il software, i costi di installazione, i servizi di gestione e il valore economico aggiunto creato dalle efficienze prodotte.
  • Nel 2019 le vendite dei dispositivi raggiungeranno i 6,7 miliardi di dollari con una crescita quinquennale del 61%. I ricavi delle vendite dell’hardware si attesteranno sui 50 miliardi dollari e saranno pari all’8% del totale delle spese in questo campo: saranno i produttori di software e le società impegnate nell’implementazione delle infrastrutture a fare la parte del leone e a guadagnare i maggiori profitti.
  • Saranno le imprese a guidare le crescita dell’ IoT, con il 46% delle vendite solo nel 2014 ma è una leadership destinata a diminuire con l’ingresso dei governi e dei consumatori privati in questo settore. Entro il 2019, infatti, i governi saranno il settore trainante per le vendite dei dispositivi IoT.

Ma il settore dell’IoT, a fronte di queste stime estremamente positive, presenta delle criticità. Due su tutte: la sicurezza e la compatibilità dei dispositivi.

Come noto, alcuni dei vantaggi principali della crescita dell’IoT sarà l’aumento dell’efficienza e la riduzione dei costi. In casa, in città, sul posto di lavoro l’utente avrà il controllo. Sono però ancora molti i consumatori riluttanti: i problemi di sicurezza legati all’uso di questo tipo di dispositivi e il tema della gestione della privacy resta aperto con l’impegno congiunto delle imprese di settore impegnate a progettare sistemi sicuri. Per quanto riguarda il secondo punto, manca ancora un insieme comune di standard e tecnologie che consentano la compatibilità e la facilità d’uso dei dispositivi. Attualmente ci sono poche norme che siano in grado di regolare il campo dei dispositivi IoT e quelle presenti sono ancora insufficienti per tenere il passo con l’evoluzione del settore. I consorzi che raggruppano le industrie e le società impegnate su questo fronte sono coinvolti nel tentativo di standardizzare le tecnologie alla base degli oggetti e di risolvere i problemi di sicurezza più urgenti ma ci vorrà ancora del tempo per uniformare i protocolli.

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