Mobile Payment: tra digital wallet e mPOS

Mobile Payment

Lo scorso 9 settembre Apple ha deciso di rendere disponibile agli utenti del nuovo iPhone 6 il servizio “Apple Pay” basato sulla tecnologia NFC. Una “mossa” che, secondo gli esperti, è destinata a dare una notevole accelerazione generale al mercato del Mobile Payment e allo sviluppo e all’ottimizzazione delle applicazioni di “Digital Wallet”.

Mobile PaymentSi tratta solo dell’ultima iniziativa in ordine di tempo sul tema, ma gli istituti bancari già da tempo si stanno muovendo per far fronte alla crescente domanda per pagamenti mobili. E’ il caso di Banca Mediolanum che, ha spiegato l’ad Massimo Doris proprio in occasione del lancio del servizio di Apple, sta investendo “sull’Nfc da oltre due anni, quando ancora molti nutrivano dubbi e perplessità su questa tecnologia considerando che rappresentasse una sofisticazione del contactless senza un reale valore aggiunto nell’experience del cliente. Siamo partiti nel 2013 che è stato un anno di sperimentazione, coinvolgendo direttamente sul campo numerosi manager e colleghi della rete di vendita ed abbiamo subito capito che avrebbe potuto diventare sostanziale, era solo necessario superare “l’abitudine” per comprendere la comodità di uscire di casa con il solo telefono”.

Ma cosa si intende per pagamenti mobili e come possiamo orientarci nelle molte declinazioni che essi stanno progressivamente assumendo? Le tecnologie che si applicano al nuovo contesto del pagamento in mobilità sono varie, con molte possibilità di intreccio e ibridazione. Nello specifico, con l’espressione Mobile Payment si intendono i servizio di pagamento effettuati tramite un dispositivo mobile: invece di pagare in contanti, assegno o carta di credito, un consumatore può utilizzare un telefono cellulare per pagare una vasta gamma di servizi e beni sia digitali che fisici. Esistono svariati sistemi con cui il meccanismo può essere messo in atto, ma il sistema che in questo periodo, anche grazie alla spinta di Apple, si sente di più parlare, è quello basato su tecnologia Near Field Communication: quando il cliente avvicina il proprio cellulare o il proprio Tablet ad un POS (Point of Sale) esso trasmette le informazioni di pagamento grazie a connettività wireless.

Quello appena descritto è un processo chiamato di mobility proximity payment proprio perché caratterizzato dalla presenza in possimità del dispositivo mobile al POS. Un’altra possibilità è quella rappresentata dal mobile remote payment, che include quei servizi che consentono di compiere una transazione per un bene o per un servizio a distanza attraverso il telefono cellulare. Questa tipologia di pagamento si avvale di una rete wireless e può essere messa in atto attraverso varie operazioni. Come possiamo facilmente reperire qui, gli strumenti di attivazione del processo possono essere tanti e vari: “l’invio di un Sms, la navigazione – su siti Mobile ottimizzati per il cellulare (ad esempio .mobi/.mobile.com) o mediante Applicazioni installate su telefono cellulare (java o altre piattaforme) oppure sulla Sim (Sim Toolkit Application) -, la Chiamata a Ivr (risponditore automatico che guida l’utente nell’attivazione del servizio) e l’invio di Ussd (Unstructured Supplementary Service Data)”.

 Digital-Wallet-In questo scenario si inserisce il Digital Wallet: nel momento in cui il cliente è pronto a pagare, apre un’applicazione preventivamente installata sul proprio telefono nel quale scegliere la carta e inserire il PIN per il pagamento. Una volta effettuata la scelta attraverso l’app, basterà semplicemente avvicinare il telefono al POS e la transazione sarà eseguita. I vantaggi per le aziende che integrano questo sistema possono essere diversi, tra i quali: assicurando una maggior velocità di pagamento aumentano in positivo la customer experience; maneggiando meno denaro fisico aumentano automaticamente la sicurezza dei propri store; sabiliscono la possibilità di creare nuovi sistemi di fidelizzazione, promozione e marketing basati proprio sulle app di digital wallet.

Un ultimo elemento contestuale è quello del Mobile Point Of Sale (comunemente abbreviato in mPOS): uno smartphone, un tablet o un dispositivo Wireless dedicato, capace di effettuare le stesse operazioni di un comune POS o di un semplice registratore di cassa. Qualsiasi smartphone o tablet può essere trasformato in un MPOS con un app scaricabile. Generalmente, quando l’imprenditore registra l’applicazione per il pagamento tramite mPOS, lo sviluppatore invia un dispositivo per la lettura delle carte di credito che si inserisce nel jack audio del telefono o del tablet. I vantaggi di un sistema del genere sono facilmente intuibili, tra i quali ad esempio la possibilità di far pagare per il proprio servizio in qualunque momento e in qualunque luogo o l’abbattimento dei costi correlati al mantenimento di una postazione fissa.

Il trend descritto è in piena diffusione mondiale e la crescita esponenziale del fenomeno non sembra voler a rallentare, almeno non in tempi brevi. In proposito i dati provenienti da una ricerca di Capgemini sono molto chiari: nel 2015 il volume delle transazioni eseguite in modalità mobile payment subiranno un incremento complessivo del 60%, una percentuale considerevole se si conta che nel 2013 le transazioni che sono già state effettuate con questo sistema si attestano a circa 366 miliardi.

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