Lo stai facendo male: del come non bisogna proporsi ad un blogger sul web

Il tizio mi contatta in chat, dopo avermi chiesto l’amicizia su Facebook. È un manager di una casa editrice, anche piuttosto nota nel settore. Il primo entro già di per sè non promette nulla di buono: mi chiede se può chiamarmi al telefono perché lui con queste chat di internet non si trova.

Così mi chiama al telefono. In chat genericamente aveva parlato di una proposta di “collaborazione” e sono un po’ curiosa di cosa intenda. Appena rispondo si profonde in grandi lodi per miei post e il mio blog,che,da  come ne parla, sembra che sia la sua lettura preferita ogni mattina. Mi pare strano, ma può essere quindi gli do corda, sperando che dopo tanto girare e menarla sulla cultura classica che va difesa e su di me che sarei un alfiere di questa lotta impari contro l’ignoranza si arrivi ad un punto, o almeno da qualche parte.

webSiccome dopo cinque minuti ancora non si vede un approdo, e nemmeno un porto in lontananza, provo a cercare di capire cosa voglia davvero. E finalmente lui chiarisce: “Sai la mia casa editrice ha pubblicato da poco la nuova edizione di X”. E cita un testo famoso che per i grecisti è quasi l’equivalente della Bibbia per un teologo, e costa pure parecchio.
“Ah, bene, son contenta.”
“Sai, stavo cercando il modo per cui tu ne parlassi in un articolo,dicendo che la nuova edizione è stata completamente rivista e va assolutamente acquistata. Ovviamente te ne manderemmo a casa l’edizione de luxe . Tu sei una firma molto conosciuta nel settore e stimatissima….”
“Vi ringrazio, ma il problema è che, come tu ben sai visto che lo leggi sempre, nel mio blog non faccio mai recensioni di libri, e tantomeno consiglio acquisti o nuove edizioni.”
“E come si può fare?” Chiede lui, con tono affranto.
“Eh, non si fa. È una mia scelta personale, non faccio recensioni, e non accetto libri in omaggio per parlarne bene.”
“no, ma non pensavo ad una recensione, e naturalmente non voglio che si sappia che ti abbiamo regalato il libro, pensavo che potessi scrivere un post in cui dicevi che lo avevi visto in libreria e che ti sei accorta di quanto era fatto bene…”
“Sarò più chiara, allora: non faccio marchette, e non racconto balle ai miei lettori dicendo che ho visto un libro in libreria per caso quando invece è la casa editrice che me lo regala perché ne parli. Anche perché, dicendo che l’ho trovato fatto bene dopo aver dichiarato che gli ho dato un’occhiata in libreria di sfuggita sarebbe ridicolo e poco credibile.”
“Ah, ne’ mi dispiace molto, noi volevamo proprio te perché sei molto rinomata nel settore…se ci ripensi facci sapere…”

La conversazione finisce così, con il manager un po’ deluso ed un po’ scocciato, e io che chiudo il telefono fortemente indispettita. Non tanto per la proposta, ma per il modo. Allora, cari manager di qualsiasi livello che decidete di contattare blogger o influencer o chi diavolo volete voi, chiariamo alcuni concetti ed alcune nozioni fondamentali. Se scegliete un blogger da contattare, almeno leggete davvero quello che scrive e come si muove sulla rete. Se vedete che nel suo blog non fa mai recensioni, proporsi in questa maniera qui è il modo sicuro per farlo infuriare. Se poi addirittura,caro manager,  mi proponi di scrivere un articolo falso per far pubblicità occulta in cambio di un libro in regalo, sinceramente mi offendi due volte: se davvero sai che ho una buona reputazione nel settore, domandati perché. Forse perché i miei lettori sanno che non li piglio per il sedere, e non faccio marchette a prodotti e libri,me se consiglio qualcosa è perché l’ho valutata attentamente. Se invece ti interessa una collaborazione e sai che sono quotata, proponimi una collaborazione seria e palese, anche perché pensare di “comprare” un esperto con un libro in regalo è come pensare che un avvocato ti segua una causa in tribunale perché gli offri in panino al bar.

In breve, caro manager: se vuoi fare marketing su internet e contattare influencer e blogger di settore come professionisti, assicurati prima di comportarti tu come tale. Se ti presenti così al massimo puoi fare il piazzista porta a porta. E manco tanto bravo.

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